Buonasera,

in merito all’articolo sul quotidiano investireoggi relativo alla pensione di vecchiaia anticipata, avrei da sottoporle le seguenti delucidazioni:

ho un’ invalidita’ civile dell’80% da giugno 2018. L’assegno di invalidità’ non posso percepirlo poiché  a settembre 2018 sono stata inquadrata part- time e quindi supero il tetto minimo di reddito. Per tutta la mia carriera lavorativa ho accumulato contributi per 22 anni, pero’ non consecutivi. Dal suo articolo leggo che e’ possibile percepire la pensione di vecchiaia chi ha un invalidità  a 56 anni.

Siccome li compio a settembre, vorrei capire se il calcolo pensionistico viene fatto sui contributi versati piu’ l’invalidita’, o se la pensione verra’ erogata come quota fissa. 

Grazie per la sua attenzione.

Il calcolo dell’assegno pensionistico viene effettuato solo sui contributi versati poiché si tratta a tutti gli effetti di una pensione di vecchiaia che permette, ai lavoratori invalidi, di accedere con un largo anticipo. Unica cosa, siccome compie gli anni a settembre, il mio consiglio è di iniziare fin da ora le pratiche burocratiche per la richiesta della pensione di vecchiaia anticipata (si deve sottoporre a nuova visita medica presso commissione ASL/INPS) poiché dal momento che ha la certificazione per poter accedere dovrà attendere 12 mesi per la decorrenza della pensione stessa.

Se le viene accordata la possibilità di pensione di vecchiaia anticipata, quindi, dovrà comunque continuare a lavorare (o in ogni caso attendere) per 12 mesi per la decorrenza dell’assegno pensionistico che non avrà, di conseguenza, prima dell’estate del prossimo anno.

Se hai domande o dubbi, contattami: [email protected]
“Visto il sempre crescente numero di persone che ci scrivono vi chiediamo di avere pazienza per la risposta, risponderemo a tutti.
Non si forniscono risposte in privato.”