Aggiornate le pensioni militari. Chi è andato in pensione avendo maturato meno di 15 anni di contributi prima del 1996 si vedrà presto riconoscere degli arretrati dal Inps.

La Corte dei Conti ha infatti recentemente emesso una sentenza che riconosce un migliore trattamento sul rendimento dei contributi versati nel sistema retributivo, rispetto a quanto calcolato finora dal Inps.

Pensioni militari, aliquota per anzianità al 2,44%

I giudici contabili hanno infatti dato ragione ai ricorrenti. Essi avevano contestato al Inps un diverso trattamento economico derivante dal rendimento dei contributi versati fino al 1995.

Più precisamente l’Inps riconosceva ai militari un rendimento del monte contributivo, nel sistema di calcolo retributivo, pari al 2,33% a coloro che avevano versato per meno di 15 anni.

Secondo la Corte dei Conti Sezioni Riunite (sentenza n. 12 del 2021), invece, il rendimento spettante per la parte contributiva versata deve è essere uguale per tutti. Quindi ricalcolato con la misura del 2,44% per ogni anno di anzianità contributiva. Si legge in sentenza:

“la quota retributiva della pensione da liquidarsi con il sistema misto, in favore del personale militare cessato dal servizio con un’anzianità superiore a 20 anni e che al 31 dicembre 1995 vantava un’anzianità inferiore a 15 anni, va calcolata tenendo conto dell’effettivo numero di anni di anzianità maturati alla predetta data, con applicazione dell’aliquota del 2,44% per ogni anno utile”.

Il rendimento della pensione

Per l’esattezza, l’Inps ha applicato finora l’aliquota del 2,44% sull’anzianità contributiva del personale militare che vantava più di 15 anni di contributi versati prima del 1996. Mentre la Corte dei Conti ha deciso che l’aliquota del 2,44% debba essere applicata senza distinzione all’interno del sistema misto di liquidazione delle pensioni.

A tal proposito, si ricorda che il personale militare che cessa dal servizio con un’anzianità contributiva pari ad almeno 20 anni gode di un’aliquota di rendimento del 2,44% per ogni anno di anzianità contributiva maturata fino al 31 dicembre 1995.

L’aliquota, però, scende al 2,20% se il personale militare cessa dal servizio per raggiungimento dell’età ordinamentale senza aver raggiunto l’anzianità contributiva minima di 20 anni. In questo caso il rendimento per ogni anno di anzianità maturata fino al 31 dicembre 1995 è più bassa. Si tratta però di casi molto rari.