Pensione minime 2025: aumento concreto a 625 euro mensili

Il governo sta pianificando un nuovo aumento delle pensioni minime nel 2025, con l'obiettivo di sostenere i redditi più bassi
2 settimane fa
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pensioni minime

Con l’avvicinarsi della nuova Legge di Bilancio, oltre che la possibile riforma pensioni, uno dei temi centrali del dibattito politico riguarda l’adeguamento delle pensioni minime. Un intervento che potrebbe interessare oltre due milioni di pensionati italiani.

Questo tema è strettamente collegato agli obiettivi del governo di sostenere le fasce della popolazione più vulnerabili. Specialmente in un contesto economico in cui il potere d’acquisto delle pensioni si è ridotto a causa dell’inflazione.

Il governo si trova però di fronte a tempistiche serrate per la definizione della Legge di Bilancio 2025.

Entro il 20 settembre, infatti, dovrà essere presentato a Bruxelles il Piano strutturale di Bilancio. Che includerà sia le spese previste sia le modalità con cui l’Italia intende gestire il proprio debito pubblico nei prossimi sette anni. Le pensioni minime rappresentano una parte rilevante di questo piano, e il loro adeguamento è al centro del dibattito politico.

L’aumento previsto per il 2025

In attesa di capire quali saranno le effettive rivalutazioni pensioni 2025, secondo i primi studi condotti da vari istituti, incluso l’ufficio studi della Uil pensionati, l’importo delle pensioni minime potrebbe passare dagli attuali 614,77 euro a 625,83 euro al mese, rappresentando un incremento che, sebbene modesto, potrebbe fornire un sollievo per chi vive con assegni di valore contenuto. Questo aumento, anche se limitato, è comunque significativo, soprattutto per chi vive in situazioni economiche precarie.

Per i pensionati che percepiscono assegni di importo superiore, l’adeguamento dovrebbe essere invece più contenuto. Seguendo il modello dell’anno precedente, la rivalutazione sarà, quindi, progressiva. Chi riceve pensioni fino a quattro volte il minimo vedrà un incremento del 100%. Mentre per coloro che percepiscono assegni dieci volte superiori al minimo, l’aumento sarà notevolmente ridotto, intorno al 22%. Questo meccanismo di rivalutazione differenziata è pensato per dare priorità ai pensionati con redditi più bassi, garantendo così una maggiore equità sociale.

Pensioni minime: chi sostiene l’aumento a 650 euro

Un attore politico particolarmente attivo sul tema delle pensioni minime è Forza Italia, che sta promuovendo con forza un innalzamento delle pensioni minime fino a 650 euro al mese. Questo aumento, se approvato, avrebbe un impatto significativo per i pensionati con assegni di valore contenuto, ma comporterebbe un costo rilevante per lo Stato, stimato intorno al miliardo di euro.

Per trovare le risorse necessarie a coprire questo intervento, Forza Italia propone una serie di modifiche alle spese fiscali e agli incentivi, rivedendo le cosiddette tax expenditures. Inoltre, il partito suggerisce di intervenire sulla spesa impropria dell’Inps, in particolare per quanto riguarda le forme di assistenza che non riguardano direttamente i trattamenti pensionistici. In questo modo, si potrebbero ridurre gli sprechi e garantire un miglior utilizzo delle risorse disponibili, con l’obiettivo di destinare maggiori fondi all’aumento delle pensioni minime.

Anche la Lega, con il suo leader Matteo Salvini, è in prima linea sul tema delle pensioni. Oltre a sostenere l’aumento delle pensioni minime, il partito sta promuovendo una revisione delle attuali forme di pensionamento anticipato. Salvini ha infatti proposto una rivisitazione della cosiddetta Quota 41, che permetterebbe ai lavoratori di andare in pensione con 41 anni di contributi indipendentemente dall’età, e l’introduzione di una nuova Quota 104, che sostituirebbe l’attuale Quota 103.

Riassumendo…

  • Si prevede l’aumento delle pensioni minime nel 2025 da 614,77 a 625,83 euro.
  • Rivalutazione progressiva per pensioni superiori, con aumenti decrescenti per assegni più alti.
  • Forza Italia propone un innalzamento delle pensioni minime a 650 euro mensili.
  • Per finanziare l’aumento, Forza Italia suggerisce di rimodulare le spese fiscali e assistenziali.
  • Si valuta un tetto massimo per pensionati over 75, basato su patrimonio e carichi familiari.
  • La Lega sostiene le pensioni minime a 650 euro, oltre che proporre ancora con forza Quota 41 e una nuova Quota 104 per maggiore flessibilità pensionistica.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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