Se ha maturato 37 anni di contributi al 2017 è bene che sappia che nei periodi in cui fruisce dell’indennità di disoccupazione continua, comunque, ad avere versati contributi figurativi da parte dell’Inps, utili sia alla misura che all’importo della pensione. Se, quindi, la sua indennità di disoccupazione dura per 2 anni ai 37 anni di contributi già maturati ne deve aggiungere altri 2 che maturerà nel corso della fruizione dell’indennità di disoccupazione.

Il dilemma resta in ogni caso poiché al termine della disoccupazione invece di mancarle 4 anni di contributi ne mancheranno 2. Ha riscattato l’anno di militare? Glielo chiedo poiché i contributi figurativi dell’anno di leva vengono accreditati solo a richiesta dell’interessato e si tratterebbe, in questo caso, di ulteriori 12 mesi di contributi su cui potrebbe far conto.

 Il problema principale è che per la quota 41 non può integrare i contributi mancanti con contratti a termine dopo la disoccupazione poiché tali contratti le farebbero perdere lo status di disoccupato ai fini del beneficio pensionistico. L’alternativa sarebbe quella di trovare un altro contratto a tempo indeterminato che le garantisca gli anni di contribuzione che le mancano, basterebbero 2 anni (o 1 anno se non ha riscattato l’anno di leva) e la relativa indennità di disoccupazione nel caso venisse licenziato. Perché il problema, poi, è che per accedere alla quota 41 dovrebbe riavere lo status di disoccupato involontario e non si potrebbe dimettere dal nuovo lavoro.

Alternativa potrebbero essere i contributi volontari che, però, sono onerosi e il versamento di 2 anni (o 1 anno nel caso del servizio di leva non riscattato) di contributi volontari potrebbero costarle non poco. Volendo potrebbe informarsi presso un patronato per farsi fare un calcolo. In ogni caso potrà accedere alla pensione non prima di 4 anni.