Anche la pensione di vecchiaia rischia di diventare più complicata da ottenere. Sono i soliti discorsi che ogni anno si fanno in materia previdenziale in questo periodo, quando inizia il rush finale per la legge di Bilancio. Il pacchetto pensioni della manovra potrebbe includere una nuova misura, che qualcuno ha battezzato come quota 92. A questa si potrebbe aggiungere una nuova quota 41 per tutti. Due misure che sembrano idonee al superamento della tanto discussa riforma Fornero e su cui molti lettori ci chiedono notizie.

“Buongiorno, sono Pietro e volevo sapere se avete notizie sulla quota 41 per tutti. Sarei interessato alla misura, anche a costo di accettare un taglio sulla pensione.”

“Ciao, mi chiamo Paolo e vi chiedo se ci sono conferme riguardo alla pensione di vecchiaia con 25 anni di contributi. Ve lo chiedo perché, se fosse così, mi riguarderebbe da vicino: nel 2025 compio 67 anni di età, ma non sono certo di raggiungere i 25 anni di contributi che diventerebbero necessari. Grazie mille per le vostre informazioni.”

Pensione quota 92 e quota 41 insieme nel 2025? Ecco come

Non una, ma due misure potrebbero superare la riforma Fornero, secondo molti. Se sarà così, bisognerà solo aspettare, perché sarà la legge di Bilancio a determinare le novità sulle pensioni. Solo con la manovra si capirà se davvero la legge Fornero potrà dirsi superata. Anche se considerando come nascerebbero le novità, abbiamo seri dubbi.

Comunque, l’attualità dice che sono due le misure che potrebbero vedere la luce nel 2025. Una è sempre la solita quota 41 per tutti. Questa misura dovrebbe affiancarsi alle pensioni anticipate ordinarie, ma non sostituirle.

Con la quota 41 per tutti verrebbero concesse possibilità di pensionamento al raggiungimento dei 41 anni di contributi, senza vincoli di età, alla pari delle pensioni anticipate ordinarie, che però prevedono 42,10 anni di contributi per gli uomini e 41,10 per le donne. La quota 41 per tutti sarebbe una misura contributiva e quindi penalizzata rispetto alle misure ordinarie.

Come funzioneranno le novità del 2025

Insieme alla quota 41 per tutti, potrebbe essere introdotta una specie di quota 92. Sarebbe di fatto la nuova versione della pensione di vecchiaia. La misura che oggi permette di uscire dal lavoro con 67 anni di età e 20 anni di contributi potrebbe passare a 67 anni di età e 25 anni di contributi. La somma dei due requisiti giustifica il nome di quota 92. Con quota 41 per tutti e quota 92, non siamo certi che si potrebbe dire superata la riforma Fornero.

Certo, le cose cambierebbero: in peggio per quanto concerne la pensione di vecchiaia, che richiederebbe 5 anni in più di contributi, e in meglio per la quota 41 per tutti, che diverrebbe una valida alternativa alla pensione ordinaria, anche se penalizzata sugli importi.