Nel 2024, sarà possibile andare in pensione a 63 anni fino a 4 anni prima dell’età ordinaria di pensionamento, fissata attualmente a 67 anni. Ciò significa che si potrà uscire dal mondo del lavoro a 63 anni, grazie all’Anticipo Pensionistico Sociale (Ape social), anche se con l’ultima Legge di Bilancio questa misura richiede ora 63 anni e 5 mesi. È importante sottolineare che non è garantita la conferma di questa misura per il 2025, poiché scadrà il 31 dicembre 2024.

Tuttavia, sembra che il governo stia valutando di introdurre una nuova opzione che manterrebbe la soglia dei 63 anni per l’uscita anticipata.

Questo potrebbe significare, nella migliore delle ipotesi, la presenza di due diverse possibilità per anticipare la pensione a questa età.

Domanda del lettore sulle pensioni del 2025

“Buonasera, vorrei sapere se ci sono novità per le pensioni nel 2025, in particolare per chi, come me, è nato nel 1962. Ci sono soluzioni in vista per la pensione a 63 anni nel 2025? L’Ape sociale sarà confermato o no? Quali sono le opzioni per chi, nato nel 1962, desidera andare in pensione già nel 2025?”

Pensioni 4 anni prima: le opzioni attuali e future per la pensione a 63 anni

Al momento, nessuna misura permetterebbe a chi avrà 63 anni nel 2025 di andare in pensione anticipatamente. Questo è lo scenario peggiore, in cui l’Ape sociale non viene prorogato oltre la scadenza del 31 dicembre 2024. Se invece il governo dovesse confermare la proroga dell’Ape sociale anche per il 2025, i nati nel 1962 potrebbero usufruire di questo strumento per ritirarsi dal lavoro, mantenendo invariati i requisiti attuali. Tra i beneficiari continuerebbero a figurare:

  • lavoratori impegnati in mansioni gravose;
  • disoccupati;
  • invalidi;
  • caregiver.

Le 15 categorie di lavori gravosi riconosciute attualmente includono:

  • macchinisti dei treni e personale viaggiante ferroviario;
  • operai agricoli e braccianti;
  • maestre ed educatori di asilo nido e scuola dell’infanzia;
  • conciatori di pelli e pellicce;
  • operai siderurgici;
  • addetti alla pesca e al lavoro marittimo;
  • facchini;
  • lavoratori edili e del mantenimento edilizio;
  • camionisti;
  • assistenti per la cura di persone non autosufficienti;
  • addetti ai servizi di pulizia;
  • gruisti e operatori di macchinari di perforazione nelle costruzioni;
  • infermieri e ostetriche in turni operativi;
  • addetti alla gestione dei rifiuti.

Requisiti aggiuntivi per l’Ape sociale nel 2025

Per accedere all’Ape sociale, i lavoratori gravosi dovranno aver svolto tale lavoro per 6 degli ultimi 7 anni o per 7 degli ultimi 10 anni.

I disoccupati dovranno aver esaurito completamente la NASPI per poter richiedere l’Ape sociale. I caregiver devono assistere da almeno 6 mesi un parente disabile grave con cui convivono, e gli invalidi devono avere una percentuale di invalidità almeno del 74%.

Nuove possibilità di pensione anticipata a 63 anni nel 2025

Nel 2025, potrebbe emergere una nuova opzione di pensione anticipata a partire dai 63 anni e 5 mesi, tramite l’Ape sociale, o anche attraverso una nuova “quota 104”. Quest’ultima aumenterebbe l’età minima da 62 a 63 anni, diversamente dalla “quota 103” attuale, rendendo la misura accessibile a tutti i lavoratori, a prescindere dalla categoria.

Tuttavia, l’Ape sociale richiederebbe meno anni di contributi (30 anni per disabili, invalidi e caregiver, e 36 per lavori gravosi), mentre per la potenziale “quota 104” potrebbero essere necessari 41 anni di contributi, analogamente alla “quota 103” o alla “quota 41” per lavoratori precoci.