Tra le pensioni anticipate nel 2023 o la Quota 102 subito, cosa scegliere? I lavoratori, infatti, sfogliano la margherita. Tra il post Quota 100 e le misure attese dalla riforma delle pensioni a partire dal prossimo anno. In base anche al tavolo di confronto tra il Governo ed i Sindacati di Cgil, Cisl e Uil. Così come è riportato in questo articolo.

Nel dettaglio, per le pensioni anticipate nel 2023 il quadro potrebbe essere chiaro solo nel prossimo mese di aprile. Considerando che, in base agli accordi tra le parti, il tavolo di confronto Governo-Sindacati proseguirà fino al mese di marzo del 2022.

Le pensioni anticipate nel 2023 o la Quota 102 subito? I lavoratori sfogliano la margherita

Detto questo, tra le attuali incertezze delle pensioni anticipate nel 2023, e la Quota 102, c’è una categoria di lavoratori che può eventualmente ritirarsi subito dal lavoro. E non aspettare nessuna riforma. Ed anche eventuali brutte sorprese.

Tra pensioni anticipate nel 2023 o la Quota 102 subito, infatti, con quest’ultima possono ritirarsi quest’anno tutti i lavoratori con almeno 64 anni di età. E con almeno 38 anni di contributi previdenziali obbligatori versati. Così come, tra le anticipate per il 2022, c’è pure l’Ape Sociale estesa. Ed anche Opzione Donna 2022 prorogata a sua volta per un altro anno. In attesa proprio della riforma strutturale della previdenza pubblica. Attesa a partire dal 2023.

I lavoratori sfogliano la margherita sulle misure anticipate presenti e future

Per le pensioni anticipate nel 2023, sebbene per ora non ci sia nulla di certo, potrebbe tornare lo scivolo anagrafico della Quota 100. Ovverosia, uscita anticipata a partire dai 62 anni di età. Ma con il sistema di calcolo contributivo pieno. Ed il tutto fermo restando che, per chi matura i requisiti di Quota 102 nel 2022, l’esercizio dell’opzione potrà essere effettuato anche negli anni successivi. Grazie alla cristallizzazione dei requisiti pensionistici.