Le pensioni sono il tema caldo del momento (e di sempre). Tra tanti timori, ipotesi e proposte al vaglio, il lavoratore medio continua a desiderare una pensione di almeno 1.000 euro. Un sogno modesto, che dia la possibilità di condurre una vita dignitosa.

Come vedersi accreditati almeno 1000 euro di assegno? Mille euro netti al mese.

Quanto bisognerebbe guadagnare per avere una pensione decente?

Pensioni: quando è possibile percepire 1000 euro netti al mese

Per raggiungere lo scopo e vedersi accreditare almeno 1000 euro netti di assegno pensionistico quanto bisogna guadagnare?

L’importo della pensione, si sa, dipende da quanto si riesce a fare sul lavoro, dallo stipendio, dagli anni di contribuzione.

La pensione viene calcolata secondo due sistemi di calcolo:

retributivo applicato per i periodi antecedenti al 1° gennaio 1996. Il sistema di calcolo retributivo si applica fino al 31/12/2011 per coloro che hanno maturato al 31/12/1995 almeno 18 anni di contributi;

contributivo per i periodi successivi a questa data.

Più saranno i contributi maturati, maggiore sarà la possibilità di calcolare la pensione con il regime contributivo.

Come arrivare a percepire una pensione di 1000 euro?

Primo step: calcolo della pensione lorda

Per arrivare a percepire una pensione netta mensile di 1000 euro, bisogna innanzitutto calcolare l’importo lordo della pensione. Dovrebbe oscillare tra 1.350 ed i 1.400 lordi circa.

Si arriva a queste cifre considerando l’aliquota Irpef di almeno il 23% applicata sulla pensione lorda più le addizionali comunali e regionali. Facendo questo calcolo si arriva a 1.300 lordi (16.900 annui) ma bisogna mettere in conto che, superando i 15.000 euro, l’aliquota scatta al 27%.

In sintesi, per arrivare a percepire una pensione mensile netta di 1000 euro, bisogna avere una pensione lorda che oscilla tra i 1.350 ed i 1.400 euro.

E quindi? Quanto bisogna guadagnare per arrivare ad una pensione lorda di questo importo?

Pensioni: quanto bisogna guadagnare per ricevere una pensione di 1000 euro netti?

Per fare il calcolo, teniamo conto dei contributivi puri che hanno iniziato a lavorare dopo il 1° gennaio 1996.

Ogni anno per il lavoratore dipendente è previsto l’accumulo di una contribuzione pari al 33% della retribuzione annua lorda che va ad accumularsi al montante contributivo. Sul montante contributivo si applica un coefficiente di trasformazione: più si ritarda l’accesso alla pensione, maggiore sarà il valore di questo coefficiente.

Ad esempio, per un lavoratore che va in pensione a 67 anni il coefficiente di trasformazione è del 5,575% (varia ogni biennio): quindi, per raggiungere una pensione lorda annua di almeno 16.900/17.000 euro occorre maturare un montante contributivo che superi di 300.000 euro.

Per arrivare ad una cifra del genere quanto bisogna guadagnare?

Dipende dagli anni lavorativi. Considerando 20 anni di contribuzione, bisogna maturare almeno 15mila euro di contributi ogni anno: ciò è possibile se il lavoratore percepisce una retribuzione annua di circa 45mila euro. Se gli anni di contributi sono 30, basterà una retribuzione annua poco più elevata di 30mila euro.