Il Ministero del Lavoro ha pubblicato la direttiva 2022, direttiva con la quale è definita la programmazione strategica da seguire per l’anno in corso. Nello specifico, Con la Direttiva, il Ministro assegna gli obiettivi alle unità dirigenziali di primo livello, e con il Piano della Performance, strumento di pianificazione e programmazione, vengono poi evidenziati gli obiettivi specifici dell’Amministrazione.

Il tutto con l’obiettivo di garantire la massima coordinazione tra le priorità politiche del Governo e quelle assegnate dal Ministro all’Amministrazione.

La programmazione strategica contenuta nella Direttiva in parola sarà attuata con il Piano della Performance, sarà poi recepita nell’ambito del Piano Integrato di attività e organizzazione – PIAO.

Con la direttiva, il Ministero del Lavoro ha individuato anche gli obiettivi da perseguire con riferimento alle pensioni e agli ammortizzatori sociali.

Il contenuto della direttiva

Nella direttiva sono specificate le linee di azione strategiche e operative per l’anno 2022.

Linee strategiche collegate ai seguenti obiettivi messi nero su bianco con la direttiva in esame.

Rientrano tra gli obiettivi da perseguire:

  • il rafforzamento dei centri per l’impiego e della qualità dei servizi per il lavoro e del sistema delle politiche attive del lavoro, efficacemente integrate con le politiche sociali e con quelle di sostegno al reddito, nell’ottica della promozione dell’occupazione dei giovani, delle donne e dei soggetti più vulnerabili e del mantenimento all’interno del tessuto produttivo, anche mediante le transizioni occupazionali, dei lavoratori a rischio espulsione dal contesto lavorativo;
  • il rafforzamento delle politiche di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali anche attraverso l’aggiornamento e il riordino della disciplina in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, il rafforzamento della funzione ispettiva dell’Ispettorato nazionale del lavoro, in coordinamento con le istituzioni locali, e la diffusione della cultura della legalità sui luoghi di lavoro;
  • l’nnalzamento della partecipazione delle donne al mercato del lavoro e riduzione del gap di genere in tutte le aree maggiormente “critiche”, quali opportunità di crescita in azienda, parità salariale a parità di mansioni, politiche di gestione delle differenze di genere, tutela della maternità, ecc.;
  • attenzione alle nuove tipologie contrattuali ed alle nuove forme di lavori atipici, in particolare collegati all’uso delle piattaforme digitali, nonché ai fenomeni di trasformazione delle attività lavorative ed alle tutele dei lavoratori anche formalmente autonomi;

Gli obiettivi 2022.
Pensione a ammortizzatori sociali, cosa aspettarsi?

Ulteriori obiettivi riguardano gli ammortizzatori sociali e le pensioni entro fine anno.

Nello specifico sono obiettivi specifici:

  • l’attuazione della riforma del sistema degli ammortizzatori sociali in funzione dell’universalizzazione del sistema di integrazione reddituale e del sostegno alle transizioni occupazionali
  • intervento sul sistema pensionistico, attraverso il dialogo e il confronto con le parti sociali, volto a garantire un sistema equo e flessibile nell’uscita dal mercato del lavoro;

Non di meno importanza, nella direttiva sono espressamente indicati quali obiettivi 2022:  il otenziamento dell’attività di contrasto al lavoro sommerso, allo sfruttamento e al caporalato anche attraverso l’affiancamento alle attività di vigilanza e repressione di interventi volti alla prevenzione, alla protezione, all’assistenza e al reinserimento delle vittime; rafforzamento del rapporto tra politiche industriali e di integrazione salariale.