C’è tempo fino a fine febbraio 2024 per presentare domanda di pensione nella scuola. La scadenza è riservata al personale scolastico dirigente, docente e Ata che cesseranno il servizio a fine agosto con decorrenza del trattamento previdenziale dal 1 settembre. Le istanze, da presentarsi esclusivamente online, direttamente o tramite patronati, riguardano in particolare coloro che intendono avvalersi di Quota 103 e Opzione Donna.

Più nello specifico, la procedura prevede l’inoltro dell’istanza di cessazione dal servizio e conseguente pensione tramite l’applicazione web POLIS “istanze on line”.

Passaggio obbligato durante il quale l’Inps rilascerà apposita certificazione a conferma del possesso dei requisiti per andare in pensione anticipata. Per i dirigenti scolastici si tratta, invece, di una procedura ordinaria che esula dal contesto generale riservato al personale docente e Ata.

Pensioni scuola 2024, chi deve presentare domanda entro fine febbraio

Ricordiamo a tal proposito che la legge di bilancio 2024 ha previsto sostanziali modifiche per accedere alla pensione anticipata quest’anno. Quota 103 non ha subito cambiamenti per quanto riguarda i requisiti (62 anni di età e 41 di contributi), ma l’uscita anticipata diventa più penalizzante. Mentre per Opzione Donna occorre un anno in più sulla carta di identità, cioè 61 anni per accedere alla pensione anticipata riservata a lavoratrici fragili.

I lavoratori della scuola che intendono beneficiare di queste due deroghe, devono essere certi di maturare i requisiti entro l’anno in corso. Allo scopo l’Inps – come detto – fornirà le opportune certificazioni dopo la presentazione dell’istanza attraverso la procedura ministeriale. Il personale scolastico può, nel dubbio, tutelarsi chiedendo di restare in servizio qualora non fossero soddisfatti i requisiti richiesti.

In particolare per quanto riguarda Opzione Donna la cui anzianità contributiva di 35 anni deve essere piena ed effettiva. Da quest’anno, inoltre, è necessario raggiungere i 61 anni di età (con sconto di 1 anno per ogni figlio fino a 2 anni al massimo) e rientrare in una delle condizioni svantaggiate previste dalla legge.

Cioè essere caregiver o invalide civili al 74%.

Quota 103 e Opzione Donna

A parte Opzione Donna e Quota 103, il personale scolastico può ancora andare in pensione anche con le deroghe già scadute di Quota 102 e Quota 100. La cosa importante è che il diritto previsto per queste due opzioni sia stato raggiunto prima del termine. SI parla in questo senso di cristallizzazione.

La prima opzione prevede il pensionamento a 64 anni di età con almeno 38 anni di contributi versati. La seconda con 62 anni di età e 38 di contributi. Lo stesso discorso è valido anche per le lavoratrici che hanno conseguito il diritto ad andare in pensione con Opzione Donna, ma con i vecchi requisiti, meno stringenti, e non sono andate in pensione.

Il personale scolastico in possesso dei requisiti per Quota 103 e Opzione Donna deve, quindi, presentare domanda di cessazione dal servizio entro fine febbraio 2024. Le richieste che perverranno oltre tale data saranno scartate.

Vale la pena ricordare che il personale scolastico che rientra nelle stesse condizioni soggettive previste per Opzione Donna può sfruttare anche il canale d’uscita previsto per Ape Sociale. Da quest’anno è però necessario aver compiuto 63 anni e 5 mesi prima di presentare domanda di pensione anticipata.

L’istanza, in questo caso, si presenta all’Inps entro il 31 marzo (prima scadenza utile). Dal 2022 la legge di bilancio ha riconosciuto anche ai docenti della scuola primaria, oltre a quelli dell’infanzia, il pensionamento anticipato in quanto l’attività è stata riconosciuta gravosa.

Riassumendo…

  • Domande di pensione anticipata con Quota 103 e Opzione Donna nella scuola entro fine febbraio 2024.
  • La scadenza è valida anche per i dirigenti scolastici.
  • Le istanze devono presentarsi tramite la procedura ministeriale online Polis.