La quattordicesima mensilità risulta generalmente più bassa rispetto alla mensilità ordinaria per diversi motivi. Innanzitutto, per i lavoratori, non si tratta di una retribuzione pari a quelle ordinarie ricevute durante l’anno, ma di un premio di produzione che è riconosciuto in base all’andamento dell’azienda presso cui si lavora. Vale sia per i lavoratori che per i pensionati i cui importi di pensione a luglio saranno maggiorati.

C’è poi la questione fiscale che rende la quattordicesima più bassa rispetto allo stipendio.

A parità di trattamento con le altre mensilità, il bonus è erogato senza le agevolazioni previste dal taglio al cuneo fiscale. Quindi il bonus dipendenti, che determina fino a 100 euro di aumento per gli stipendi erogati durante l’anno, non incide sulla mensilità aggiuntiva.

Calcolo della quattordicesima

La legge di bilancio 2024 ha prorogato il taglio al cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti. Detto taglio non è altro che una misura che mira a ridurre la differenza tra il costo del lavoro per l’azienda e il reddito netto percepito dal lavoratore. In pratica, si tratta di un esonero contributivo parziale che si riflette in un maggiore importo netto in busta paga.

Questo intervento mira a sostenere i lavoratori e a rendere più vantaggioso il lavoro dipendente. Nel 2023, il taglio del cuneo fiscale è stato introdotto con il Decreto Lavoro e ha comportato una riduzione di 4 punti percentuali a partire da luglio fino alla fine dell’anno. Le nuove aliquote sono:

  • 6% per i redditi inferiori a 35.000 euro;
  • 7% per i redditi inferiori a 25.000 euro.

Tale bonus che incrementa le retribuzioni in busta paga, però, non si applica agli importi aggiuntivi, come la tredicesima e quattordicesima mensilità.

La tassazione della quattordicesima

Diversa cosa è la tassazione della quattordicesima il cui calcolo è effettuato secondo le regole fiscali in vigore per tutte le retribuzioni. Quindi anche per i bonus aggiuntivi alle mensilità ordinarie.

Pertanto la quattordicesima è soggetta alle consuete trattenute previdenziali a carico del lavoratore e alla tassazione Irpef ordinaria. Inoltre, su questa mensilità aggiuntiva non si applicano le detrazioni d’imposta per lavoro dipendente o quelle per familiari a carico. Questi fattori contribuiscono a rendere la quattordicesima più bassa dello stipendio.

In sintesi, la quattordicesima è calcolata in modo diverso rispetto alla mensilità ordinaria e non beneficia delle stesse agevolazioni fiscali. C’è poi la questione dei ratei per chi non ha lavorato tutto l’anno. La quattordicesima matura, infatti, in 12 ratei mensili, dal 1° luglio al 30 giugno dell’anno successivo. Un rateo è considerato maturato per intero se il dipendente ha lavorato (o ha fruito di assenze tutelate) per oltre 15 giorni nel mese. Se il lavoratore è stato assunto nel corso del periodo di maturazione o ha avuto assenze non retribuite, alcuni ratei potrebbero non maturare.

Da ricordare che la quattordicesima non è un vero e proprio stipendio, ma nasce come una forma di retribuzione aggiuntiva per i lavoratori dipendenti. E’ corrisposta generalmente una volta all’anno, come la tredicesima mensilità. Questo bonus aggiuntivo viene calcolato in base al montante complessivo del reddito annuale e varia a seconda delle normative vigenti e dei contratti nazionali sottoscritti con le organizzazioni sindacali.

Riassumendo…

  • La quattordicesima è inferiore allo stipendio per diverse ragioni, soprattutto fiscali.
  • Come si calcola l’importo del bonus annuale per i lavoratori dipendenti.
  • Alla quattordicesima non si applica il taglio del cuneo fiscale previsto per le retribuzioni ordinarie.