Salve ho 28 anni è sono inoccupata. Sono mamma di un bambino piccolo e sono in fase di separazione ormai da circa 4 anni. Vivo con i miei genitori e mia sorella i quali pagano mutuo della casa. La mia domanda è perché io non posso usufruire del reddito di cittadinanza perché? E’ vero che sono sotto il tetto dei miei e quindi sul nucleo familiare ma lavora solo papà che paga il mutuo di 750 euro. Perché non posso avere il reddito di cittadinanza?

Il reddito di cittadinanza, inteso come sussidio alla povertà, dovrebbe aiutare singoli e nuclei familiari a far fronte alle spese di prima necessità.

Oltre all’aiuto economico, la seconda funzione è quella di inserimento nel mondo del lavoro tramite convocazione presso i centri per l’impiego. In questo secondo aspetto hanno confidato soprattutto i giovani disoccupati che fanno speranzosi domanda per il reddito di cittadinanza. Purtroppo, a volte, il riconoscimento del sussidio appare come una sorta di lotteria: chi è “fortunato” lo percepisce per intero, altri solo parzialmente. E poi ci sono gli esclusi dal reddito di cittadinanza che non si spiegano perché la loro domanda non è stata accettata visto che vivono in difficoltà economiche. Di fronte a tanta confusione, alimentata a volte anche dalla disinformazione e da titoli sensazionalistici, è facile interpretare il rigetto della domanda RdC come un’ingiustizia sociale. E’ quello che, evidentemente, è accaduto nel caso che abbiamo riportato sopra.

L’e-mail che ci ha scritto questa lettrice, ad ogni modo, non fornisce sufficienti dati per spiegare il motivo per cui il reddito di cittadinanza non è stato riconosciuto. Riportiamo sotto, a titolo riepilogativo (e speriamo chiarificatore) i requisiti di reddito per poter accedere al sussidio.

Requisiti Isee per il reddito di cittadinanza: chi può fare domanda

Il nucleo familiare richiedente deve avere:

  • ISEE inferiore a 9.360 euro (in presenza di minori si tiene conto dell’ISEE minorenni);
  • valore del patrimonio immobiliare in Italia e all’estero, diverso dall’abitazione principale, non superiore a 30.000 euro;
  • valore del patrimonio mobiliare non superiore a 6.000 euro per il single, aumentato in modo esponenziale sulla base del numero dei componenti della famiglia (fino a 10.000 euro), alla presenza di più figli (1.000 euro in più per ogni figlio oltre al secondo) o di componenti disabili  (5.000 euro in più per ogni soggetto disabile e euro 7.500 per ogni componente in condizione di disabilità grave o non autosufficiente);
  • valore del reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui, moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza (corrispondente ad 1 per il primo componente del nucleo familiare, incrementato di 0,4 per ogni altra persona maggiorenne e di 0,2 per ogni ulteriore componente under 18 anni, fino ad un massimo di 2,1, ovvero 2,2 nel caso in cui nel nucleo familiare siano presenti componenti in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza). Tale soglia è incrementata a 7.560 euro in riferimento alle domande per la Pensione di cittadinanza. Inoltre, se il nucleo familiare deve sostenere le spese per l’ affitto, la soglia viene elevata a 9.360 euro.

Chi non può fare domanda per il reddito di cittadinanza

E’ escluso dal reddito di cittadinanza chi possiede:

  • autoveicoli immatricolati per la prima volta nell’ultimo semestre antecedente la richiesta, o autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc o ancora motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati per la prima volta nei 2 anni antecedenti (sono esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli che danno diritto ad una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità);
  • navi e imbarcazioni da diporto (art. 3, c.1, D.lgs. 171/2005).

Non possono fare domanda le persone sottoposte a misura cautelare personale, anche adottata a seguito di convalida dell’arresto o del fermo, nonché i condannati in via definitiva, nei dieci anni antecedenti la richiesta, per i delitti previsti dagli articoli 270-bis, 280, 289-bis, 416-bis, 416-ter, 422 e 640-bis del codice penale, per i delitti commessi avvalendosi delle condizioni previste dal predetto articolo 416-bis o allo scopo di favorire le associazioni previste dallo stesso articolo.

Come abbiamo avuto modo di vedere in altre occasioni, il Reddito di cittadinanza è compatibile con la NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego), DIS-COLL (indennità di disoccupazione per i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata) e con altre eventuali misure di sostegno al reddito per la disoccupazione involontaria (sono ammesse solo le dimissioni per giusta causa).

Perché non mi hanno riconosciuto il reddito di cittadinanza?

Torniamo quindi, in conclusione, alla domanda con la quale abbiamo aperto l’articolo. La risposta si trova proprio nei requisiti appena elencati. Evidentemente la persona il nucleo familiare della persona che ci ha scritto supera il reddito patrimoniale previsto oppure la richiedente ha dato dimissioni dall’ultimo lavoro o ancora percepisce altri sussidi che vanno ad annullare quanto spetterebbe per il reddito di cittadinanza etc. Da tenere in conto anche la possibilità di fare domanda per il RdC con ISEE corrente qualora le condizioni patrimoniali siano variate rispetto al 2017.