I permessi 104 sono uno strumento la cui finalità è quella di tutelare, più che il lavoratore, il disabile che ha la necessità di essere assistito.

Il legislatore riconosce la possibilità al lavoratore di assentarsi dal lavoro per 3 giorni al mese (frazionabili anche in ore) per fornire assistenza ad un proprio familiare disabile e questo resta l’unico scopo. I permessi possono essere chiesti anche dal lavoratore disabile per se stesso (ad esempio, perché deve andare a fare una visita medica o semplicemente perché ha bisogno di riposarsi dal lavoro).

Il lavoratore che vuole avere permessi 104 deve preventivamente chiedere autorizzazione INPS. Solo dopo il rilascio di tale autorizzazione è legittimato a farne richiesta al datore di lavoro.

L’autorizzazione si chiede una sola volta all’INPS.

L’abuso è punibile

Il lavoratore ha libertà di decidere quali giorni o quali ore del mese chiedere all’azienda permessi 104. Cosa fondamentale è rispettarne la finalità.

Chi viene scoperto a utilizzare l’assenza per finalità diversa da quella di assistere il familiare disabile rischia sanzioni disciplinari (fino al licenziamento per giusta casa) e la revoca dell’autorizzazione INPS.

Ricordiamo anche che per i permessi 104 non è richiesto il requisito della convivenza tra lavoratore e familiare disabile da assistere. L’unica eccezione è quando i due risiedono ad una distanza di oltre 150 km. In tal caso, il lavoratore deve dimostrare che nei giorni di permesso effettivamente è stato con il disabile. Ad esempio, deve fornire al datore di lavoro copia del titolo di viaggio che è stato necessario per lo spostamento.

Permessi 104, quelli non usati si accumulano?

I permessi 104 sono regolarmente retribuiti. Quindi, il lavoratore durante i giorni o ore di assenza non perde la retribuzione. Insomma un po’ come le ferie.

Rispetto alle ferie, tuttavia, c’è una bella differenza. Le ferie non utilizzate in un mese o in un anno si accumulano e si possono poi godere in periodi successivi.

I permessi 104 non utilizzati in un mese, invece, non si accumulano ma sono persi. Anzi c’è da dire di più. Il mancato e prolungato utilizzo dei permessi potrebbe essere causa di perdita dell’autorizzazione INPS. In tali ipotesi, infatti, verrebbe meno lo scopo di questo strumento.

Se per un tempo prolungato non si chiedono permessi 104 significa che si sta trascurando la persona disabile o può anche stare a significare che questa non abbia più bisogno di assistenza.

Riassumendo…

  • i permessi 104 sono un diritto che spetta ai lavoratori dipendenti che hanno necessità di assistere un familiare disabile
  • possono essere chiesti anche dal lavoratore disabile per se stesso
  • si sostanziano nella possibilità di assentarsi dal lavoro per 3 giorni al mese (frazionabili anche in ore)
  • sono regolarmente retribuiti
  • i permessi non usati scadono (ossia non si accumulano)
  • un abuso dei permessi 104 può comportare conseguenze disciplinari e sanzionatorie.