Cosa succede ai permessi 104 quando scade il verbale Inps? Come canta Ron con il brano Per questa notte che cade giù: “La notte sta per cadere giù, ma dimmi cosa mi succede aiutami tu che io non sono capace”. Tante sono le cose che accadono nel corso della vita e per cui non si riesce a trovare una spiegazione. In questi casi non bisogna farsi prendere dal panico. Bensì è necessario tentare di trovare una soluzione e, ove possibile, chiedere aiuto a chi è più competente in materia.

Nel caso in cui riscontriate dei problemi con i permessi legge 104, ad esempio, vi suggeriamo di rivolgervi al vostro datore di lavoro o direttamente all’Inps. A partire dalla richiesta di tale misura fino ad arrivare alla relativa scadenza, d’altronde, sono diverse le problematiche con cui si rischia di dover fare i conti.

Legge 104, il ruolo della Commissione medica Asl

Per ottenere il riconoscimento dei propri diritti, i titolari di Legge 104 devono sottoporsi ad una visita presso la Commissione medica ASL che provvede a redigere il relativo verbale. Anche una volta accertata, non bisogna dare per scontato che la legge 104 sia riconosciuta per sempre. Alcune minorazioni, ad esempio, possono evolversi nel tempo e peggiorare. In tali circostanze i soggetti interessati devono svolgere una nuova visita per accertare il nuovo grado di invalidità e accedere alle relative agevolazioni.

A tal proposito, come spiegato sul sito dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, la Commissione compila il verbale di visita in formato elettronico e lo invia in duplice copia al soggetto interessato: una contenente i vari dati sanitari e l’altra il giudizio finale. Per le revisioni, viene sottolineato:

la convocazione a visita spetta all’INPS. In caso di minorazioni suscettibili di modificazioni nel tempo, nel verbale sarà indicata anche la data entro la quale sottoporsi ad una nuova visita di revisione“.

Permessi 104, cosa succede quando scade il verbale Inps

È possibile beneficiare dei permessi Legge 104 in attesa del giudizio di revisione se il verbale è scaduto? Ebbene, se il lavoratore è già beneficiario dei permessi, la risposta è affermativa.

Come spiegato sempre dall’Inps con il messaggio numero 93 del 13 gennaio 2021, infatti:

“Nelle more dell’effettuazione delle eventuali visite di revisione e del relativo iter di verifica, i minorati civili e le persone con handicap in possesso di verbali in cui sia prevista rivedibilità conservano tutti i diritti acquisiti in materia di benefici, prestazioni e agevolazioni di qualsiasi natura”.

La situazione risulta differente in caso di prima concessione dei benefici. Ne sono un chiaro esempio i lavoratori che non hanno mai beneficiato dei permessi. E fanno relativa richiesta, per la prima volta, quando il verbale è già scaduto. In tale circostanza non ci sono dei diritti già acquisiti e la domanda:

“tra la data di scadenza del verbale rivedibile e il completamento dell’accertamento sanitario, in presenza degli altri requisiti normativamente previsti, sarà accolta provvisoriamente in attesa della conclusione dell’iter sanitario di revisione. Qualora all’esito della revisione sia confermato lo stato di disabilità con connotazione di gravità, in presenza degli altri requisiti normativamente previsti, la domanda sarà accolta con decorrenza dalla data di presentazione della relativa istanza”.

In ogni caso, se il giudizio di revisione è negativo si perde il diritto alle agevolazione riconosciute dalla Legge 104. Se i soggetti interessati continuano a usufruire, pur non avendo diritto, di tali misure, l’Inps provvederà al recupero delle somme indebitamente corrisposte per i giorni di permesso. Ma non solo, se l’interessato ha falsamente dichiarato di essere titolare della Legge 104 potrà essere perseguito penalmente per falsa dichiarazione e truffa.