“Mi chiamo Laura e sono laureata, dopo mille concorsi faccio l’impiegata. E mio padre e mia madre una sola pensione, fanno crescere Luca il mio unico amore. A volte penso che sia finita, ma è proprio allora che comincia la salita, che fantastica storia è la vita, che fantastica storia è la vita”, canta Antonello Venditti.

La vita di ognuno di noi è piena di alti e bassi. Nessuno di noi può prevedere il futuro e sapere cosa ci accadrà.

Lo sanno bene i tanti lavoratori che, dopo tanti anni di duro lavoro, ancora non sanno quando potranno accedere al trattamento pensionistico.

Per tagliare tale traguardo, infatti, bisogna essere in possesso di determinati requisiti anagrafici e contributivi. Proprio quest’ultimi sono stato oggetto nel coso degli anni di continui cambiamenti, diventando sempre più stringenti. Ne consegue che sono tante le persone ad avere dei dubbi su quando effettivamente potranno andare in pensione.

Posso ancora aderire alla quota 103 nel 2024?

Proprio sul tema dell’accesso alla pensione è giunto in redazione il quesito di un nostro lettore che a tal proposito ci chiede: “Buongiorno, mi chiamo Alessandro e lavoro da ormai quarant’anni presso la stessa azienda come operaio. Il prossimo anno compirò 62 anni e avrò 41 anni di contributi. Vorrei sapere quindi se potrò accedere a quota 103 o meno come hanno fatto alcuni miei colleghi quest’anno. Grazie in anticipo per la risposta”. Ebbene, per fornire una risposta al quesito in questione ricordiamo innanzitutto che quota 103 è stata introdotta grazie alla Legge di Bilancio 2023. A tal proposito l’Inps, attraverso la circolare numero 27 del 10 marzo 2023 ha ricordato che è stata introdotta:

“in via sperimentale per il 2023, la facoltà di conseguire il diritto alla pensione anticipata flessibile al raggiungimento di un’età anagrafica di almeno 62 anni e di un’anzianità contributiva minima di 41 anni. […] Ai fini del perfezionamento del requisito contributivo è valutabile la contribuzione a qualsiasi titolo versata o accreditata in favore dell’assicurato, fermo restando il contestuale perfezionamento del requisito di 35 anni di contribuzione al netto dei periodi di malattia, disoccupazione e / o prestazioni equivalenti, ove richiesto dalla gestione a carico della quale è liquidato il trattamento pensionistico. […] Alla prestazione in oggetto non può accedere il personale appartenente alle Forze armate, il personale delle Forze di Polizia e di Polizia penitenziaria, il personale operativo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e il personale della Guardia di Finanza”.

Pensioni, in attesa delle prossime mosse del Governo

Salvo alcune eccezioni come poc’anzi citato, quindi, tutti coloro che hanno almeno 62 anni di età e 41 anni di contributi possono accedere a quota 103.

Questo a patto di maturare tali requisiti entro il 31 dicembre 2023. Si tratta infatti di una misura sperimentale per l’anno in corso. Non è dato sapere, però, se Quota 103 sarà confermata per l’anno prossimo. Al momento quindi, tornando al quesito del nostro lettore, non è possibile fornire alcuna risposta certa. Si resta in attesa, infatti, delle prossime decisioni del governo per sapere quali requisiti saranno richiesti nel 2024 per accedere al trattamento pensionistico e se sarà ancora possibile tagliare tale traguardo grazie a quota 103.