Naspi e pensione è un connubio che spesso torna in auge nel momento in cui la perdita del posto di lavoro riguarda persone vicine all’età pensionabile. Anzi, Naspi e pensione sono collegate anche perché ci sono alcune misure che sono destinate proprio a chi deve andare in pensione dopo aver percepito l’indennità di disoccupazione. Il riferimento è quello classico all’Ape sociale e a quota 41 per i precoci.

Infatti, si tratta di due misure che sono destinate a chi termina di percepire la Naspi e raggiunge i requisiti per l’una o per l’altra prestazione.

Oggi però affrontiamo il collegamento tra l’indennità di disoccupazione e la pensione da un altro punto di vista. Un nostro lettore infatti ci pone un quesito molto interessante che potrebbe riguardare molti ex lavoratori e oggi disoccupati.

“Buonasera, ieri dopo, la riunione aziendale con il mio datore di lavoro e gli altri operai, ci è arrivata la tremenda notizia che l’azienda per cui lavoriamo, dopo il 31 dicembre chiuderà i battenti. Io ho 66 anni di età ma ho solo una decina di anni di contributi perché prima ho sempre fatto dei lavori purtroppo non coperti. E quindi mi trovo adesso senza il requisito minimo per andare in pensione.

Mi chiedevo, dal momento che posso stare in Naspi per due anni perché ho lavorato ininterrottamente da una decina di anni con questo datore di lavoro, se potevo prendere la disoccupazione anche dopo aver compiuto l’età pensionabile. Un mio collega coetaneo infatti mi dice che dopo i 67 anni di età lui andrà in pensione e dovrà rinunciare alla Naspi. Ma io non avendo i requisiti per la pensione potrò prendere ancora la Naspi fino ai 68 anni di età?”

Posso prendere la Naspi fino a 68 anni? Ecco la risposta

A dire il vero il problema del nostro lettore non è grave o, meglio, se il discorso verte sull’indennità per disoccupati INPS non è un vero problema.

Diverso il caso della pensione, perché effettivamente con 10 anni di contributi non ne avrà diritto nemmeno dopo il termine della Naspi. Nonostante a lui spettino anche i contributi figurativi per questo periodo di disoccupazione indennizzata INPS.

Tornando alla Naspi, nessun problema per lui. Infatti nulla vieta a un over 67 di prendere la disoccupazione. È vero però che la Naspi non è cumulabile con una pensione diretta nel senso che chi va in pensione non può prendere Naspi e trattamento pensionistico contemporaneamente. Lo specifica l’INPS sul suo portale ufficiale dove si legge che la Naspi è incompatibile con:

  • pensione di vecchiaia o anticipata;
  • assegno ordinario di invalidità;
  • pensione di inabilità.

Ma a determinare il diritto all’indennità di disoccupazione non è l’età del diretto interessato. Infatti ciò che conta è il diritto alla pensione.

Naspi dopo i 67 anni, si può

I 67 anni non precludono a priori la possibilità di prendere la Naspi, la pensione raggiunta invece sì. Ecco perché il collega del nostro lettore sa già che farà un anno di Naspi per poi presentare la domanda di pensionamento di vecchiaia ordinaria. E quindi dire addio all’indennità per disoccupati e diventare a tutti gli effetti un nuovo pensionato.

Diverso è il caso del nostro lettore che non ha i requisiti per la pensione e quindi non potrà certo rimanere senza tutele solo perché ha compiuto l’età pensionabile.

Non c’è nessuna normativa in vigore che vieta a chi ha superato l’età pensionabile di percepire l’indennità di disoccupazione. E non soltanto per chi non ha diritto alla pensione ma anche per chi non presenta domanda di pensionamento per alcune misure. Ma non è il caso della pensione di vecchiaia perché a 67 anni di età e 20 anni di contributi raggiunti, la Naspi decade per chi già la prende, e non si può richiedere per chi invece deve ancora farlo.

Lo stesso vale per la pensione anticipata ordinaria. In questo caso un occhio va dato alle finestre mobili. Infatti, la pensione anticipata ordinaria si prende con 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Ma la decorrenza del trattamento scatta dopo tre mesi dal raggiungimento dei requisiti. In questo caso, nei tre mesi di attesa, il diretto interessato ha diritto alla Naspi.

Le misure di pensione alternative a quelle ordinarie

Ci sono misure in deroga ai requisiti ordinari, che il lavoratore o il disoccupato possono prendere solo dopo domanda e non automaticamente al raggiungimento dei requisiti. Per esempio la quota 103 (o le vecchie quota 100 e quota 102), decorrono in base a delle finestre di attesa. Nel 2024, 9 mesi nel pubblico impiego e 7 mesi nel settore privato, ma solo se il diretto interessato presenta domanda.

Un soggetto può anche scegliere di accedere alla Naspi senza sfruttare il diritto alla pensione nell’immediato e rimandando tutto al futuro. E nel frattempo nulla vieta a questo disoccupato di prendere l’indennità di Naspi, sempre però con un occhio ai redditi presunti. Lo stesso si può dire di opzione donna e di qualsiasi altra misura di quiescenza anticipata. Quindi, durante le finestre di decorrenza la Naspi può essere percepita. Ma decade nel momento in cui il diretto interessato matura il diritto alla pensione per la quale ha fatto domanda all’INPS.