Percepisco il reddito di cittadinanza. Se compro pittura per pareti nasce il sospetto di lavoro in nero?”.

Intendiamo rispondere al quesito pervenuto in Redazione da un lettore che, come molti altri beneficiari del RdC, non ha un quadro chiaro di ciò che si può o non si può acquistare con i soldi del reddito di cittadinanza nel 2021. Quali sono le spese ammesse e non ammesse?

Posso usare il reddito di cittadinanza per comprare pittura ed altro materiale per lavori in casa?

Reddito di cittadinanza: spese ammesse per materiali e strumenti per lavori in casa

Con la carta del reddito di cittadinanza si possono acquistare materiali e strumenti per lavori in casa? Rientrano nell’elenco delle spese ammesse?

Inizialmente, la lista era molto rigida: includeva soltanto generi alimentari, farmaci, utenze domestiche (luce e gas) ed altre poche voci di prima necessità.

In seguito, anche grazie alle richieste di varie associazioni di categoria, sono state introdotte nuove voci prima escluse. Il motivo è semplice: venire incontro alle esigenze di coloro che percepiscono il RdC e portare vantaggi anche alle imprese, favorire i consumi.

Tanto per fare un esempio, in un secondo momento sono stati inclusi gli elettrodomestici. Pensando a questa voce, per logica non dovrebbero esserci problemi nel pagare con la carta del reddito di cittadinanza beni, oggetti, strumenti, materiali per la casa.

Si può usare il RdC per comprare pittura e altro materiale per lavori in casa?

La risposta che sentiamo di dare al lettore è sì, comprare pittura e altro materiale per lavori in casa rientra nella lista delle spese ammesse. Ovviamente, deve trattarsi di spese sostenute per la propria abitazione. Sarebbe molto diverso il caso in cui un muratore o pittore si servisse della carta per acquistare materiale e strumenti per svolgere il proprio lavoro in nero.

Tolta questa ipotesi (assolutamente da escludere), è innegabile che la casa (in affitto o di proprietà) sia tra le necessità prioritarie della normativa.

In qualsiasi società civile, a prescindere dal reddito, l’abitazione è un bene da tutelare.

C’è poi da considerare la questione privacy negli acquisti. Attualmente, se un negozio di casalinghi accetta la carta, difficilmente si potrà stabilire quale acquisto sia stato effettuato dal titolare della carta o da un altro componente del suo nucleo familiare.

Per il momento, le voci escluse sono i beni di lusso (gioielli, antiquariato, ecc.), gioco d’azzardo, prodotti e servizi finanziari ed assicurativi, superalcolici, armi da fuoco, abbonamenti a pay TV.