Anche se Draghi si è dimesso e Mattarella ha sciolto le Camere, le attività dell’esecutivo e quelle parlamentari andranno avanti almeno fino alle votazioni (25 settembre 2022). Tra gli impegni c’è quello di mettere giù il decreto Aiuti bis. Cosa che dovrebbe avvenire presumibilmente nella prima settimana d Agosto. Tra le misure cui si sta pensando c’è la riproposizione del bonus 200 euro anche per il prossimo mese. In alternativa uno sconto IVA su beni di prima necessità.

L’unico intoppo di questo nuovo provvedimento potrebbe essere la sua conversione in legge.

Il decreto andrebbe poi tramutato entro 60 giorni. Se poi non si fa in fretta si rischia di finire a dopo le elezione con il rischio che le misure non diventino legge.

Un bonus 200 euro bis

Il bonus 200 euro una tantum del decreto Aiuti (decreto- legge n. 50 del 2022) è costato alle casse dello Stato circa 6,8 miliardi di euro. Una sua riproposizione anche per agosto significherebbe lo stesso sacrificio e gli stessi beneficiari.

A questo proposito, ricordiamo che destinatari dell’indennità, nel rispetto di specifici requisiti sono:

  • lavoratori dipendenti (pubblici e privati)
  • pensionati
  • percettori di prestazioni INPS (reddito cittadinanza, NASPI, disoccupazione agricola, ecc.)
  • titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa
  • lavoratori domestici (colf e badanti)
  • gli iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo
  • gli autonomi occasionali (senza partita IVA)
  • stagionali, a tempo determinato e intermittenti (compresi i lavoratori a tempo determinato del settore agricolo);
  • incaricati alle vendite a domicilio.

Per i lavoratori autonomi con partita IVA occorre attendere un apposito decreto attuativo.

In alternativa ci sono gli sconti IVA

Il bonus 200 euro ricordiamo è nato come forma di sostegno per le famiglie italiane a fronte del caro vita.

Ecco, quindi, che nel decreto di Agosto si starebbe pensando ad un bonus 200 euro bis, visto che l’inflazione non mostra cenni di calo.

In alternativa, si penserebbe anche di intervenire con sconti IVA su beni di prima necessità.

Si parla di un possibile azzeramento dell’imposta sul valore aggiunto per beni come pane, pasta, olio, farina, patate, latte.

Aliquota IVA del 5% (e non più del 10%), invece, per altri prodotti come carne bovina, di vitello e di pollo, salumi (da banco e confezionati), pesce fresco, uova, ecc.

Il governo, tuttavia, dovrà scegliere. Riproporre l’indennità di 200 euro ad agosto o applicare gli sconti IVA? Questo in quanto le risorse da stanziare potranno essere destinate all’una o all’altra misura.