Fra i maggiori beneficiari di Ape Sociale, i caregiver sono i più numerosi. Come noto, per accedere all’anticipo pensionistico pubblico, oltre ad avere 63 anni di età e un’anzianità contributiva di 30 anni, bisogna soddisfare anche altri requisiti sociali. Cioè, essere disoccupati, invalidi, caregiver o aver svolto lavori gravosi.

Per ogni categoria di lavoratori è quindi necessario che siano soddisfatte anche le condizioni sociali di appartenenza. E, secondo i dati Inps, i caregiver rientrano fra i maggiori richiedenti di Ape Sociale.

Questo perché l’invecchiamento della popolazione e il bisogno di assistenza agli anziani è in costante aumento.

Ape Sociale per caregiver, requisiti

Ma come si diventa caregiver e quali requisiti particolari bisogna possedere per presentare richiesta di Ape Sociale? La legge specifica che non basta assistere una persona in condizioni di disagio (solitamente un familiare), bisogna anche rispettare condizioni specifiche.

L’assistenza deve essere svolta gratuitamente e per un periodo continuativo. L’assistito, inoltre, deve essere riconosciuto come portatore di handicap grave (ai sensi della Legge 104/92 art. 3 comma 3) e occorre il requisito della convivenza.

Infine, il riconoscimento di caregiver può essere concesso ad un solo familiare o persona esterna dell’assistito e la nomina deve essere fatta formalmente dalla persona in condizioni di disagio per poter ottenere Ape Sociale. L’Inps acquisisce tutta la documentazione necessaria e svolge periodici controlli in tal senso. Se l’assistito muore, ad esempio, Ape Sociale viene sospesa.

La domanda di pensione

La domanda per Ape Sociale per caregiver si presenta entro il 1 marzo di ciascun anno, ma si può fare anche successivamente, entro il 30 novembre. Ciò non comporta l’automatica accettazione della pensione, ma solo il riconoscimento dei requisiti di cui sopra.

Più esattamente l’Inps, prima di concedere Ape Sociale al lavoratore caregiver, verifica che l’assicurato non svolga o abbia svolto altre attività di lavoro durante il periodo di assistenza.

Inoltre l’assistito non deve risultare ricoverato presso una casa di riposo o in ospedale.

Solo dopo aver accertato la sussistenza piena del diritto ad Ape Sociale, è corrisposto l’anticipo pensionistico. Anche se la domanda di pensione è presentata all’Inps contestualmente a quella di riconoscimento dei requisiti.

Si ricorda che l’indennità dell’Ape Sociale è una misura temporanea e decorre dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda di accesso al beneficio. Per il personale della scuola la data di decorrenza è quella del 1 settembre, cioè al termine dell’anno scolastico e, comunque, dopo domanda di cessazione dal servizio.