Pochi giorni fa il Governo Meloni ha approvato in esame preliminare il decreto di riforma della riscossione che contiene novità anche in materia di annullamento delle cartelle esattoriali.

Infatti, nel decreto vengono regolate espressamente le ipotesi di discarico del debito. Ossia di annullamento delle cartelle esattoriali. Per intenderci facciamo riferimento a quelle cartelle (o avvisi) rispetto alle quali è stata verificata l’impossibilità di recupero e che vengono restituite nuovamente all’ente impositore quale ad esempio può essere l’Agenzia delle entrate per un avviso bonario da imposte non versate.

O il Comune per un tributo locale non pagato.

Vediamo nello specifico quali sono le ipotesi in cui ci può essere un annullamento del debito. L’annullamento ha come conseguenza la decadenza dell’obbligo di versamento del debito. Naturalmente stiamo semplificando e di molto il discorso, a ogni modo analizziamo le novità del decreto riscossione.

La riforma della riscossione. L’annullamento delle cartelle esattoriali

Il decreto sulla riforma della riscossione regola punto per punto la gestione dell’attività di recupero da parte dell’ADER. Soffermandosi nello specifico sulle ipotesi di discarico.

Dunque  l’ADER riscontra l’impossibilità del recupero del credito vantato.

Nello specifico, dal 1° gennaio 2025, è previsto un discarico automatico ossia uno stralcio delle cartelle . I debito non riscossi  sono automaticamente discaricati, con le modalità stabilite con apposito decreto del Ministero dell’economia e delle finanze, al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello dell’affidamento.

Dunque, l’ADER avrà cinque anni per il recupero. Naturalmente rimangono ferme le “regole” in materia di  la prescrizione del credito e validità degli atti interruttivi della stessa.

A ogni modo, potranno esserci casistiche di annullamento anticipato. Ciò nei casi un cui i crediti siano interessati da fallimento del debitore o liquidazione giudiziale. Lo stesso discorso vale in ipotesi di verifica di assenza di beni del debitore aggredibili.

Sono previste però ipotesi di riaffidamento del carico. Dunque in alcuni casi lo stralcio sarò solo momentaneo. Fino alla prescrizione del diritto di credito. 

Esclusione dallo stralcio automatico

Non sono interessati dallo stralcio automatico i crediti affidati all’ADER dal 1° gennaio 2025, per i quali:

  • alla data del 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di affidamento, è sospesa la riscossione,
  • ovvero sono ancora pendenti procedure esecutive o concorsuali.

Per tali quote, il discarico automatico si produce al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di cessazione della sospensione, ovvero di conclusione della procedura.

Stesso discorso vale laddove nel periodo tra la data di affidamento del carico e il 31 dicembre del quinto anno successivo, sono conclusi accordi ai sensi del codice della crisi di impresa e dell’insolvenza. O sono intervenute rateazioni del debito. Stessa cosa vale laddove il contribuente abbia ad esempio usufruito di una rottamazione delle cartelle ancora in essere alla stessa data del 31 dicembre (del quinto anno successivo a quello di affidamento del carico).

Rateazioni e/o sanatorie ancora in essere al predetto 31 dicembre ovvero per i quali, entro la medesima data, si sono verificati l’inadempimento, la revoca o la decadenza dal beneficio ovvero, nel medesimo periodo di tempo (tra la data di affidamento e il 31 dicembre del quinto anno a esso successivo).

Nelle ipotesi qui in esame lo stralcio del debito si avrà al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di inadempimento, revoca o decadenza della rottamazione/dilazione. Ovvero di revoca della sospensione.

Quali cartelle saranno cancellate in automatico nel 2024: non devi più pagare!

In questi giorni si è sentito tanto parlare di stralcio delle cartelle/condono o di annullamento delle cartelle esattoriali più datate.

In realtà si sta un pò estremizzando l’interpretazione della norma contenuta nella riforma. Ciò che è sicuro invece, è che sarà più facile pagare le cartelle esattoriali.

Il tutto parte dalla previsione in base alla quale una specifica Commissione composta da un presidente di sezione della Corte dei conti e da un rappresentante, rispettivamente, del Dipartimento delle finanze e del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, dovrà procedere all’analisi del magazzino delle cartelle ( in realtà di tutti i debiti) che l’ADER è incaricata per il recupero.

Detto ciò, la commissione, con il supporto istruttorio dell’Agenzia delle entrate, procede all’analisi del magazzino delle cartelle proponendo al Ministero competente possibili soluzioni per l’annullamento totale o parziale.

Annullamento che potrà avvenire entro:

  • il 31 dicembre 2025, per i carichi affidati dal 2000 al 2010;
  • il 31 dicembre 2027, per i carichi affidati dal 2011 al 2017;
  • il 31 dicembre 2031, per i carichi affidati dal 2018 al 2024.

Dunque è sbagliato parlare di nuovo condono o stralcio delle cartelle. Ciò che è vero è che ci sarà un annullamento delle le cartelle esattoriali irrecuperabili. Nel rispetto delle regole per il discarico previste dalla riforma della riscossione. Dunque a oggi non c’è nessun condono.

Riassumendo…

  • Il Governo ha approvato in esame preliminare la riforma della riscossione;
  • sono previste ipotesi di annullamento automatico delle cartelle esattoriali;
  • alcuni debiti, ad esempio quelli rateizzati o rottamati sono esclusi dal discarico automatico.