Una Quota 41 2023 per tutti. Questa la soluzione verso cui si spinge nella riforma pensioni che tanto si attende in vista della fine di Quota 42 (prevista il 31 dicembre 2022).

Il conflitto in Ucraina ha dato una brusca battuta d’arresto al tavolo di confronto tra Governo e parti sociali sul tema della riforma del nostro sistema pensionistico. Si preme verso una ripresa della discussione, anche perché se non si interviene, il rischio è il ritorno alla Fornero. Quindi, innalzamento dell’età pensionistica a 67 anni.

Quota 42 è vista solo come soluzione transitoria dopo il tramonto, il 31 dicembre 2021, di Quota 100. Quest’ultima ha permesso il pensionamento anticipato con 38 anni di contributi lavorativi e 62 anni di età.

Con il suo spirare, il legislatore ha pensato a Quota 42. Soluzione, questa, che permette la pensione anticipata a chi, entro la fine del 2022, matura 38 anni di contributi e 64 anni di età.

Un Quota 41 2023 per tutti e senza discriminazioni

Come anticipato, le parti spingono verso una Quota 41 2023 per tutti. In parole povere, permettere di andare in pensione con 41 anni di contributi indipendentemente dall’età anagrafica.

Oggi una sorta di Quota 41 è già prevista. Parliamo della pensione anticipata “ordinaria”, ossia il sistema che permette il pensionamento, a prescindere dall’età anagrafica, a chi abbia conseguito la seguente anzianità contributiva:

  • 41 anni e 10 mesi (pari a 2.175 settimane) se donne
  • 42 anni e 10 mesi (pari a 2.227 settimane) se uomini.

Sulla base della normativa vigente, tale requisito (in vigore dal 1° gennaio 2016) è previsto fino al 31 dicembre 2026.

Insomma, oggi c’è già una Quota 41 solo per le donne. Ma più precisamente Quota 41 e 10 mesi. Gli uomini, invece, se non vogliono guardare all’età, per la pensione, devono avere 42 anni e 10 mesi di contributi.

Chi più oggi vuole Quota 41 2023 per tutti è il leader della lega, Matteo Salvini. A prescindere dal sesso e dall’età anagrafica, l’obiettivo è quello di permette a chiunque abbia lavorato per 41 anni di uscire dal mondo del lavoro e godersi l’attesa pensione.

Un Quota 41 che diventa cavalo di battaglia per le prossime elezioni.