Aumenti sulle pensioni in arrivo a ottobre. Ma quanto prenderanno in più concretamente i pensionati? E come funziona il meccanismo della perequazione anticipata predisposta dal governo?

Come previsto dal decreto Aiuti bis, a partire da ottobre 2022 le pensioni saranno rivalutate in anticipo. Ma solo in parte e non per tutti. La misura interesserà infatti solo i pensionati con assegni fino 2.692 euro lordi al mese di pensione. L’intervento sostituisce il bonus da 200 euro una tantum, già proposto a luglio.

Di quanto aumenta la pensione a ottobre e novembre

L’incremento della pensione è pari al 2%, come anticipo della perequazione automatica che scatterà a gennaio 2023 per tutti.

La misura, come detto, è di natura straordinarie e riguarderà solo i pensionati con redditi fino a 35 mila euro.

Quindi si tratta di un acconto a tutti gli effetti a pensionati che percepiscono non più di 2.692 euro al mese su tredici mensilità. A conti fatti, si tratta di un incremento fino a circa 54 euro mensili per tredici mensilità. Ma attenzione, il pagamento riguarderà solo i ratei di ottobre, novembre e dicembre, oltre al rateo di tredicesima. Per i mesi arretrati bisognerà aspettare l’anno nuovo.

Oltre a ciò, tutti i pensionati (non solo quelli con redditi fino a 35 mila euro) riceveranno dal 1 novembre lo 0,2% in più. Si tratta del recupero della rivalutazione dello 0,2% dello scorso anno (l’inflazione definitiva nel 2021 è risultata pari a + 1,9% anziché dello 1,7% provvisoriamente applicato dall’Inps). Con i relativi arretrati maturati dal 1° gennaio 2022 al 30 settembre 2022.

Gli aumenti previsti da gennaio 2023

A gennaio (il pagamento avverrà a febbraio) saranno poi calcolati ulteriori incrementi sulla pensione in base ai dati definitivi sull’inflazione programmata che l’Istat elabora nel mese di novembre. Pertanto, se l’inflazione 2022 dovesse essere confermata al 7%, le rendite saranno rivalutate di conseguenza.

Per coloro che avranno già percepito l’acconto a partire da ottobre 2022, l’incremento sarà defalcato dell’anticipo del 2% per tre mensilità.

Per tutti gli altri, l’aumento sarà integrale tenendo conto delle fasce di rivalutazione delle pensioni che sono:

  • 100% per importi fino a 2.6062,32 euro al mese;
  • 80,9% per importi da 2.602,33 e 2.577,90 euro al mese;
  • 77,4% per importi superiori a 2.577,91 euro al mese.