La recente erogazione della quattordicesima pensione, avvenuta all’inizio di questo mese di luglio ha portato un’importante boccata d’ossigeno ai pensionati con assegni più bassi, offrendo loro un introito aggiuntivo tanto necessario. Questo beneficio ha avuto un impatto significativo, in particolare per le donne, che rappresentano una larga fetta dei pensionati con redditi più modesti. Tuttavia, nonostante l’aiuto fornito dalla mensilità aggiuntiva, emergono criticità legate al potere d’acquisto dei pensionati, il quale ha subito una drastica riduzione negli ultimi quindici anni.

Secondo il sindacato Spi-Cgil, il potere d’acquisto dei pensionati è diminuito di circa un terzo nell’ultimo quindicennio. Questa situazione è particolarmente peggiorata negli ultimi tre anni, a causa dell’aumento delle bollette e dei prezzi dei generi alimentari. L’inflazione crescente e l’aumento dei costi energetici hanno contribuito a rendere insufficiente l’importo della mensilità in più per compensare completamente le perdite subite dai pensionati.

La richiesta del sindacato

Il sindacato Spi-Cgil ha messo in luce queste problematiche e ha avanzato una richiesta specifica per la riforma pensionistica chiedendo di considerare anche interventi sulla quattordicesima. In particolare, si chiede un’estensione della platea dei beneficiari della stessa e, possibilmente, un aumento dell’importo erogato.

Attualmente, l’importo varia anche in base all’anzianità contributiva, ma ciò non è sufficiente per far fronte all’aumento del costo della vita. Inoltre, non tutti ricevono la quattordicesima a luglio. Alcuni la percepiscono a dicembre.

La proposta del sindacato non è nuova, ma acquista sempre più rilevanza in un contesto economico che penalizza i pensionati. L’obiettivo è di ampliare la fascia dei destinatari della mensilità aggiuntiva, rendendo questo beneficio accessibile a un numero maggiore di persone e adeguando gli importi per rispondere meglio alle esigenze attuali. Questa misura sarebbe un passo significativo per migliorare le condizioni di vita dei pensionati, specialmente quelli con redditi più bassi.

Quattordicesima pensione: incertezza sulle decisioni future

Al momento, non è ancora chiaro se la richiesta del sindacato sarà accolta nella riforma pensionistica. Tuttavia, la pressione esercitata dalle organizzazioni sindacali e dai gruppi di interesse potrebbe influenzare le decisioni del governo. L’adozione di queste misure potrebbe rappresentare un importante segnale di attenzione verso una fascia della popolazione spesso trascurata nelle politiche economiche.

L’estensione della mensilità extra e l’aumento del suo importo potrebbero avere un impatto positivo non solo sui pensionati, ma sull’intera economia. Un maggior potere d’acquisto per i pensionati si tradurrebbe in un aumento dei consumi, contribuendo così a stimolare l’economia. Inoltre, migliorare le condizioni di vita dei pensionati significa anche ridurre il rischio di povertà e esclusione sociale per una fascia di popolazione particolarmente vulnerabile.

Riassumendo…

  • la quattordicesima pensione offre un’importante integrazione per i pensionati con assegni più bassi, soprattutto donne
  • il potere d’acquisto dei pensionati è calato del 33% negli ultimi quindici anni
  • Spi-Cgil chiede un’estensione della quattordicesima mensilità e un aumento dell’importo erogato
  • l’obiettivo è includere più beneficiari e adeguare gli importi per fronteggiare l’aumento del costo della vita
  • l’adozione di queste misure migliorerebbe le condizioni di vita dei pensionati e stimolerebbe l’economia
  • l’incertezza sulle decisioni future rimane, ma l’intervento è urgente e necessario.