“Aveva sempre l’impressione di essere seguito. Accelerava, si infilava nel dedalo delle vie, svoltava una volta, due, cambiava improvvisamente marciapiede, entrava in un locale e poi usciva dalla porte posteriore, andava a zig a zig guardandosi alle spalle. Fu così che gli tolsero la patente“, scrive Fabrizio Caramagna.

La patente è senz’ombra di dubbio uno dei documenti più importanti in nostro possesso. Grazie a questo titolo, infatti, possiamo guidare un mezzo e spostarci in modo facile e veloce da un posto all’altro.

Per ottenere tale documento, come ben noto, bisogna sostenere l’apposito esame che si divide in teoria e pratica. Anche una volta ottenuta la tanto desiderata patente, però, non si deve abbassare la guardia. Bisogna stare attenti a non perderla. Nel caso in cui si commettano diverse infrazioni che comportano la riduzione dei punti, infatti, si rischia davvero grosso. Se tutto questo non bastasse, in determinati casi, in seguito al riconoscimento della Legge 104 si può rischiare la sospensione del titolo di guida. Ma per quale motivo?

Legge 104, chi ne ha diritto e come farne richiesta

Come si evince dall’articolo uno della legge numero 104 del 5 febbraio 1992, , la Repubblica del nostro Paese:

“a) garantisce il pieno rispetto della dignità’ umana e i diritti di libertà e di autonomia della persona handicappata e ne promuove la piena integrazione nella famiglia, nella scuola, nel lavoro e nella società;

b) previene e rimuove le condizioni invalidanti che impediscono lo sviluppo della persona umana, il raggiungimento della massima autonomia possibile e la partecipazione della persona handicappata alla vita della collettività, nonché la realizzazione dei diritti civili, politici e patrimoniali”.

Tale legge è stata in effetti introdotta con l’intento di garantire l’inclusione sociale, mettendo in atto interventi volti a superare eventuali stati di esclusione. Il riconoscimento di tale diritto non avviene in automatico, bisogna bensì presentare apposita richiesta.

A tal fine il medico curante deve innanzitutto inoltrare all’Inps il certificato introduttivo. In seguito la persona interessata può inoltrare telematicamente la domanda allo stesso Istituto di previdenza.

Nel caso in cui non voglia usufruire dei servizi online può sempre rivolgersi a un Caf o patronato. A prescindere dalla modalità scelta, l’Inps, una volta ricevuta la domanda, provvederà a convocare la persona per una visita. Quest’ultima viene effettuata dalla Commissione medico-legale che provvede ad accertare le condizioni del soggetto richiedente. In seguito verrà redatto un verbale che sarà spedito a domicilio del soggetto sottoposto a visita.

Questo tipo di 104 sospende la patente

Proprio il giudizio della Commissione medica si rivela determinante a stabilire se il titolare di Legge 104 possa continuare o meno a guidare. Entrando nei dettagli è bene sapere che non è automatico il fatto che una persona a cui venga riconosciuta un’invalidità totale e permanente non possa guidare. La valutazione, infatti, viene fatta caso per caso, tenendo sempre conto delle patologie di cui la persona soffre. Questo vuol dire che la Commissione medica incaricata di svolgere la visita per il riconoscimento della Legge 104 ha anche il compito di esprimere un giudizio sull’essere idonei o meno alla guida. In caso di idoneità la Legge 104 consente l’acquisto di un’auto, anche usata, con alcune agevolazioni

Alcune patologie, infatti, potrebbero compromettere lo svolgimento di tale operazione e per questo la persona interessata si ritrova dover fari i conti con la sospensione del titolo di guida. Nel caso in cui un titolare di Legge 104 venga considerato in pieno possesso delle facoltà fisiche e psichiche, invece, otterrà un certificato medico che attesta l’idoneità, nonostante le patologie sofferte. Può anche capitare che la sospensione sia temporanea, nel caso in cui la Commissione medica dovesse riscontare una perdita dei requisiti passeggera.