Da quest’anno cambiano le regole per andare in pensione con Quota 103 e Opzione Donna. E’ quindi bene conoscere i nuovi requisiti stabiliti dalla legge di bilancio 2024 prima di accingersi a presentare domanda di pensione anticipata. L’Inps ha recentemente aggiornato l’applicativo per inoltrare l’istanza via web, tuttavia sono molte le cose da sapere prima di optare per una scelta che potrebbe essere poco proficua in futuro.

A tal proposito ci contatta una impiegata di un ente locale chiedendo quali sono le novità procedurali e cosa conviene fare.

“Buongiorno, sono una dipendente comunale e avendo maturato i requisiti per andare in pensione, sia con Opzione Donna che con Quota 103, vorrei sapere cosa mi conviene scegliere per non subire particolari penalizzazioni. Ho 63 anni e raggiungo 41 anni di contributi a fine settembre 2024. Grazie”

Novità 2024 per andare in pensione con Quota 103 e Opzione Donna

Bisogna innanzitutto ricordare che da quest’anno ci sono importanti novità per la domanda con Quota 103. La manovra finanziaria 2024 non ha cambiato i requisiti, che restano 62 anni di età e 41 anni di anzianità contributiva, ma ha modificato il sistema di calcolo della pensione. Non più retributivo e contributivo, ma solo contributivo. Ciò comporta una penalizzazione che può arrivare anche al 20% dell’importo.

Questo parifica sostanzialmente il meccanismo di calcolo della rendita di Quota 103 con quello di Opzione Donna. Con la differenza che, nel primo caso servono 62 anni di età e 41 di contributi, mentre nel secondo ne bastano 61 (un anno in più rispetto al 2023) e 35 di contributi. Ma non sono solo queste le novità. Dal 1 gennaio 2024 per andare in pensione con Quota 103 occorre anche rispettare un vincolo temporale più lungo. La finestra mobile diventa di 7 mesi per i lavoratori del settore privato e di 9 mesi per quelli pubblici. Mentre resta di 12 mesi per Opzione Donna.

Nel caso della dipendente comunale, posto che la stessa possieda anche i requisiti soggettivi previsti per Opzione Donna (caregiver o invalida al 74%), la scelta più conveniente sarebbe quella di Quota 103.

Il sistema di calcolo è lo stesso, quindi l’assegno non cambierebbe. Ma i tempi di attesa della pensione sarebbero più lunghi di 3 mesi.

Da ricordare, però, che uscendo con Quota 103 non si possono cumulare altri redditi da lavoro fino a 67 anni di età (errore che fa perdere la pensione). Cosa, invece, non prevista per Opzione Donna. Anche l’importo della pensione con Quota 103 è soggetto al limite d’importo pari a 4 volte il trattamento minimo, sempre fino a 67 anni di età, mentre per Opzione Donna non vi sono soglie da rispettare.

Come presentare domanda per Quota 103 e Opzione Donna online

E veniamo alle modalità di presentazione della domanda di pensione. Per chi fa da sé, occorre accedere al sito Inps mediante credenziali Spid, Cie o Cns. Una volta dentro il portale bisogna selezionare:

nuova prestazione pensionistica

Da qui si deve andare su “Anzianità/Anticipata/Vecchiaia” > “Pensione di anzianità/anticipata” > “Pensione Anticipata Flessibile legge di bilancio 2024”. E infine selezionare il fondo pensione di appartenenza.

In alternativa, per chi non possiede le credenziali di accesso o non ha dimestichezza con l’uso di internet, può rivolgersi gratuitamente ai patronati. O anche telefonando al Contact Center Inps ai seguenti numeri:

  • 803 164 da telefono fisso
  • 06 164164 da telefono cellulare

Riassumendo…

  • Andare in pensione con Quota 103 da quest’anno è meno conveniente.
  • Per uscire con Opzione Donna serve un anno in più come requisito anagrafico.
  • Si può presentare domanda di pensione online direttamente mediante Spid o tramite Patronati.