Non solo riforma fiscale. In arrivo anche la riforma della riscossione. Dovrebbe approdare in questi giorni nel Consiglio dei Ministri. Diverse le misure al vaglio dell’esecutivo. Tra questa l’aumento del numero di rate possibili nella richiesta di dilazione della cartella di pagamento.

Le cartelle di pagamento, ricordiamo, sono documenti ufficiali emessi dall’Agenzia delle Entrate Riscossione o da altri enti incaricati della riscossione, quali i comuni per le imposte locali, che notificano al contribuente l’ammontare delle somme dovute allo Stato o ad altri enti pubblici per tasse, imposte, contributi, multe e sanzioni varie non pagate nei termini previsti.

Oltre ad avere un ruolo fondamentale nel sistema fiscale italiano, garantendo che le risorse finanziarie necessarie per il funzionamento dei servizi pubblici e per la realizzazione di opere infrastrutturali siano raccolte in modo efficace, rappresentano anche fonte di stress e ansia per molti cittadini e imprese che si trovano a dover affrontare importi talvolta elevati, accumulati a causa di tasse e contributi non versati, spesso incrementati da sanzioni e interessi di mora.

L’attuale piano di rateizzo

Nonostante la percezione negativa che spesso accompagna la ricezione di una cartella di pagamento, esistono diverse vie per gestire e, in alcuni casi, contestare questi avvisi. Tra queste, la più diretta è il pagamento del dovuto, che estingue il debito e previene ulteriori azioni di riscossione.

Per i contribuenti che si trovano in difficoltà economica, è possibile richiedere una dilazione del permettendo così di suddividere l’importo dovuto in rate più gestibili.

Attualmente la rateizzazione di una cartella esattoriale prevede regole diverse a seconda dell’importo da dilazionare. In dettaglio, c’è distinzione a seconda che trattasi di importo superiore o inferiore a 120.000 euro. Laddove la somma da rateizzare non supera i 120.000 euro non occorre dimostrare di trovarsi in difficoltà economica ma solo di presentare specifica richieste all’ente di riscossione.

Laddove, invece, l’importo da spalmare dovesse superare detta soglia, è indispensabile dimostrare con l’ISEE la situazione economica difficile in cui ci si trova e che giustifica, dunque, la richiesta di dilazione. In entrambi in casi, il numero massimo di rate possibili è 72 (quindi, 6 anni).

Cartella di pagamento, più rate nella prossima riforma

Negli ultimi anni, il legislatore italiano ha introdotto misure volte a semplificare e rendere più equo il sistema di riscossione, come ad esempio la definizione agevolata delle cartelle esattoriali, nota anche come “rottamazione delle cartelle”, che permette ai contribuenti di regolarizzare i propri debiti con condizioni più vantaggiose, riducendo sanzioni e interessi.

L’ultima edizione è la rottamazione quater prevista con la legge di bilancio 2023 e riguardante debiti (carichi) affidati all’Agenzia Entrate Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.

Il governo italiano, dopo la riforma fiscale (ancora in fase di attuazione) sta per introdurre importanti novità anche nel campo della riscossione. Tra le novità più attese, spicca la riforma dell’Agenzia delle Entrate che dovrebbe prevedere una misura particolarmente rilevante per i contribuenti in difficoltà finanziaria, ossia la possibilità di rateizzare le cartelle esattoriali fino a 120 rate mensili, equivalenti a 10 anni.

Dunque, un piano di dilazione quasi raddoppiato rispetto a quello attuale (fermo, come detto a 72 rate). La notizia è stata anticipata in questi giorni dal vice ministro dell’Economia, Maurizio Leo, e mira a offrire un sostegno ancor più concreto a chi affronta periodi di difficoltà, consentendo una gestione più flessibile dei propri debiti fiscali. A giorni il decreto di riforma dovrebbe approdare al Consiglio dei Ministri.

Riassumendo

  • attualmente, le regole di rateizzazione di una cartella di pagamento variano a seconda dell’importo del debito. Per importi inferiori a 120.000 euro, non è necessaria la dimostrazione di difficoltà economica, mentre per importi superiori è richiesta la comprovazione tramite ISEE
  • a giorni dovrebbe approdare al Consiglio dei Ministri in decreto sulla riforma della riscossione
  • tra le misure in considerazione, spicca l’aumento del numero di rate possibili per la dilazione del pagamento delle cartelle esattoriali. La nuova proposta mira a estendere la possibilità di rateizzare il debito fino a 120 rate mensili, equivalenti a 10 anni, rispetto alle attuali 72 rate massime, ovvero 6 anni.