Ieri 27 luglio 2023 è stato l’ultimo giorno di fruizione del reddito di cittadinanza per numerose famiglie. Infatti come previsto da tempo, le famiglie beneficiarie del sussidio che al loro interno non hanno componenti sotto i 18 anni di età, sopra i 60 anni di età o con invalidità, hanno ottenuto per l’anno 2023 il sussidio per soli 7 mesi. Esattamente da gennaio a luglio, quindi. Così come lo riceveranno l’ultima volta ad agosto quanti hanno iniziato a prenderlo a febbraio o a settembre quanti hanno ricevuto il sussidio nel 2023 solo a marzo.

Oggi, notizia di cronaca proveniente dal napoletano, l’SMS di termine della fruizione del reddito di cittadinanza è stato inviato a circa 169.000 beneficiari. E subito sono scattate le proteste di molti di loro. Ma cosa bisogna fare una volta ricevuto il messaggio?

“Buongiorno, sono un beneficiario del reddito di cittadinanza ma in casa siamo solo io e mia moglie entrambi di 44 anni di età e quindi occupabili. Ho preso regolarmente la ricarica ieri 27 luglio ma adesso mi chiedo cosa devo fare dal momento che credo ad agosto non prenderò più niente. Come mi devo comportare?”

Stop al reddito di cittadinanza, ecco chi lo ha già perso

Il reddito di cittadinanza finirà di essere erogato ai beneficiari occupabili già ad agosto. Per molti quindi, ciò che è stato percepito in questi giorni per il mese di luglio, sarà stata l’ultima ricarica. Si tratta dello stop al reddito di cittadinanza, largamente previsto per le famiglie composte solo dai cosiddetti attivabili o occupabili al lavoro. Soggetti tra i 18 ed i 59 anni di età senza problemi di disabilità.

Infatti solo le famiglie al cui interno ci sono minorenni, anziani o invalidi potranno continuare a percepire il sussidio fino alla sua scadenza del 31 dicembre prossimo. Da quanto si apprende adesso, dopo le segnalazioni che arrivano dalla Campania, è tramite Sms che i beneficiari che hanno preso l’ultimo mese di sussidio adesso ricevono la comunicazione di sospensione.

Solo a seguito di questo messaggio il beneficiario del reddito di cittadinanza avrà la certezza di essere di fatto fuori dal programma del sussidio.

Reddito di cittadinanza, cosa fare dopo l’SMS che preannuncia la sospensione

Sembra che a ben 169.000 beneficiari del reddito di cittadinanza in Campania sia già arrivato questo Sms che annuncia la sospensione del sussidio. Ne hanno dato notizia i maggiori quotidiani italiani, segnalando che inevitabilmente sono iniziate le proteste. Le telefonate al Comune e chiamate all’INPS sono state molte oggi. Il messaggio che annuncia la sospensione del sussidio da agosto a nuclei nei quali non ci sono componenti disabili, minorenni o over 60, anche se largamente atteso, ha di fatto spiazzato molti. Soprattutto perché consapevoli che dovranno passare a ricevere un’altra misura al posto della precedente già da settembre. Ma di cui non si sa molto e, soprattutto, non c’è traccia tra domande da fare o moduli da presentare. Ci riferiamo al Sostengo alla Formazione e al Lavoro, che dovrebbe essere il nome di una misura di politiche attive sul lavoro, che proprio queste famiglie di occupabili dovrebbero poter sfruttare.

Dal reddito di cittadinanza al Supporto alla formazione e al lavoro

Pare che nel testo del messaggio non ci siano particolari indicazioni sul da farsi, salvo che il preannuncio che presto questi soggetti verranno presi in carico dai servizi sociali. Il nuovo Sostengo o Supporto per la formazione e il lavoro, dovrebbe vedere i natali da settembre 2023. Dovrebbe essere un sussidio con un marcato accenno verso le politiche attive del lavoro. Infatti, dovrebbe essere destinato a soggetti che possono essere collocati al lavoro e che vanno formati o qualificati in maniera tale da facilitarne il ricollocamento.

Il testo del messaggio ricevuto pare reciti testualmente: “Domanda di reddito di cittadinanza sospesa come previsto dall’articolo 48 del decreto legge 20/23 in attesa eventuale presa in carico dei Servizi sociali”. Tra le righe si può interpretare che saranno i servizi sociali a prendersi in carico queste persone e a indicare cosa fare per passare alla misura successiva.

Cosa accadrà a settembre ancora nessuno può dirlo

Ricapitolando, a Napoli e in Campania è stato un giorno particolare. Con uffici pubblici, Comuni, Servizi Sociali e INPS presi d’assalto da telefonate e lamentele anche in presenza. Perché i beneficiari del reddito di cittadinanza chiedono spiegazioni sul da farsi a partire da agosto, mese a partire dal quale non prenderanno più nulla. Azioni queste che segnaliamo già sono inutili dal momento che deve essere lo Stato ad indicare le operazioni successive da fare. Presto la procedura dovrebbe essere messa a punto e gli uffici preposti potranno iniziare a fornire le indicazioni o a espletare le pratiche. Fermo restando il fatto che, tra un rinnovo e l’altro del reddito di cittadinanza, un mese di vuoto è sempre esistito.

Quindi, a prescindere da tutto, il mese di agosto per queste famiglie passerà senza sussidio alcuno. Aspettando il mese successivo per vedere se davvero partirà l’altra misura. Un nuovo strumento che dovrebbe dare 350 euro a beneficiario oltre che a prevedere immediatamente corsi di qualificazione e formazione.