Se si dovesse andare alle elezioni e, come confermerebbero alcuni sondaggi politici, dovesse vincere la Lega, Matteo Salvini abolirebbe il reddito di cittadinanza? Da un lato i 5 Stelle e il PD cercano, non senza sforzi, di far durare la legislatura il più possibile. Tuttavia se l’alleanza giallo rossa non riuscisse a durare, visto che non mancano i punti di contrasto, si potrebbe andare alle elezioni anticipate. Che cosa succederebbe in caso di governo di destra?
Reddito di Cittadinanza: quale futuro se cambia il governo?
Matteo Salvini non ha mai nascosto di non condividere il Reddito di Cittadinanza come misura, neppure quando era al governo con i 5 Stelle (aveva colpito la sua apparizione con il cartello Quota 100 senza partecipare alla promozione del sussidio e prendendo le distanze da Di Maio e Conte).
Il leader della Lega ha suggerito di destinare le risorse del reddito di cittadinanza agli investimenti ed al taglio delle tasse invece che insistere su una misura di elemosina.
Non sono più tenere le parole di Giorgia Meloni che ha parlato di “paghetta di Stato“. Insomma: nel centro destra la volontà di abolire il reddito di cittadinanza nel 2020, recuperando le risorse per altre misure, non appartiene solo alla Lega ma appare essere condivisa su più fronti. Più volte anche altri esponenti lo hanno criticato, insistendo anche sul numero di beneficiari che non ne avrebbero diritto e portando quindi i casi di truffa RdC o di attribuzioni a ex criminali come dimostrazione della problematicità della misura.
Anzi Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia punterebbe addirittura ad abolirlo da subito, inserendo un emendamento apposito nella manovra.