La notizia della riapertura della cessione del credito presso Poste, che dovrebbe avvenire a breve (secondo le ultime notizie a ottobre), ha riacceso la speranza di molti cd esodati dal Superbonus. Condomini, persone fisiche, imprese: in molti ci hanno scritto per saperne di più. E’ veramente questa la soluzione che sbloccherà i crediti incagliati? Non per tutti: anzi a ben vedere per pochi. La sensazione è quella di una riapertura del rubinetto a goccia.

Analizzare bene le condizioni della nuova cessione presso Poste ci aiuta a comprendere meglio e impone una certa cautela.

Ci sono infatti tre limiti notevoli e il più grande riguarda proprio il platfond massimo concesso.

Riapertura della cessione del credito Poste: 3 cose da sapere

  • Analizzando le condizioni di Poste la riapertura della cessione del credito di ottobre, emergono tre paletti fondamentali:
    sarà riservata esclusivamente a persone fisiche (no imprese);
  • sarà limitata alle nuove cessioni;
  • il platfond massimo cedibile sarà di 50 mila euro.

Quest’ultimo punto ha suscitato diverse perplessità perché di fatto taglia fuori molte pratiche. E c’è da dire che molti non hanno neppure approfondito bene questo tetto massimo. Stando alle ultime indiscrezioni emerse infatti si prospetta un doppio platfond. Che significa? Che occorre tenere in considerazione anche che il platfond dei 50 mila euro per ottobre 2023 dovrà tener conto del precedente platfond (2022) che era di massimo 150 mila euro (fermo restando gli altri due requisiti). Che significa? Che se il soggetto privato in questione aveva già avuto accesso alla cessione del credito Poste per altre pratiche o bonus, potrebbe questa volta essere escluso oppure il patfond massimo erogabile potrebbe essere addirittura inferiore ai 50 mila euro di cui sopra. Facciamo qualche esempio pratico.

Che importo potrai cedere? Tre esempi pratici

  • Tizio aveva ottenuto da Poste nel 2022 una cessione di un credito di 150 mila euro. Oggi non potrà utilizzare questo canale. Non ha diritto ai nuovi fondi perché non sarebbero nuovi 50 mila euro;
  • Caio aveva ceduto 140 mila euro, avrà diritto solamente a 10 mila euro (non 50 perché eccederebbe il platfond di 150);
  • Sempronio aveva ceduto 20 mila euro, oggi avrà diritto ad un massimo di 50 mila euro (nuovi) perché 50 più 20 fa 70 quindi non supera i 150.

Insomma oltre alla confusione sul calcolo dell’importo massimo cedibile, si prospetta una strettoia che lascia fuori molti privati.

Senza contare che c’è ancora incertezza sui tempi e ad oggi non è da escludere che la riapertura della cessione del credito presso Poste effettiva slitti di qualche settimana (considerato anche l’iter burocratico da seguire).

Riassumendo

  • Poste ha confermato la riapertura della cessione del credito a ottobre;
  • Sarà una riapertura a maglie strette, limitata a soggetti privati e nuove cessione;
  • l’importo massimo cedibile è di 50 mila euro ma in molti casi meno perché si deve tener conto anche del platfond del 2022.