Ecco la riforma delle pensioni dal 2023 con queste 5 misure per i lavoratori. Misure che sono collegate ai 3 tavoli tematici che il Governo italiano ha attivato nel confronto e nel dialogo con i Sindacati di Cgil, Cisl, e Uil.

Le 5 misure per i lavoratori, e per la riforma delle pensioni a partire dal 2023, spaziano dalla pensione dei giovani. Alla previdenza pubblica per le donne. E passando per la flessibilità in uscita e per i lavori gravosi. Ed anche per il rilancio della previdenza complementare.

Per la riforma delle pensioni dal 2023, ad oggi, il tema più critico è quello relativo alla flessibilità in uscita. In quanto il Governo italiano guidato dal premier Mario Draghi ha proposto il ricalcolo delle anticipate dal 2023 con il contributivo. Proposta che non piace ai Sindacati. In quanto è ritenuta troppo penalizzante per i lavoratori.

Riforma delle pensioni dal 2023. Con queste 5 misure per i lavoratori

E se per la riforma delle pensioni a partire dal 2023 lo scoglio da superare è quello della flessibilità in uscita, la strada sembra essere più agevole per le altre misure sul tavolo. Per esempio, sul rilancio della previdenza complementare. In quanto potrebbe essere istituita una nuova finestra di silenzio-assenso. Così come è riportato in questo articolo.

Così come per i lavori gravosi la base di partenza, con eventuali correttivi e miglioramenti, potrebbe essere rappresentata dall‘Ape Sociale 2022 che, rispetto al 2021, è stata peraltro già rafforzata ed estesa.

Quali sono le misure previdenziali allo studio per le lavoratrici e per i giovani lavoratori?

Su quali potrebbero essere le misure previdenziali per le lavoratrici e per i lavoratori, con la riforma delle pensioni a partire dal 2023, spicca la pensione di garanzia. A tutela dei giovani lavoratori e dell’occupazione precaria. Così come ci sono allo studio bonus previdenziali pure per le lavoratrici con figli.