Si chiamerà “once only”, il nuovo principio che sarà introdotto con la riforma fiscale. In traduzione sarà il principio del “solo una volta”. Lo prevede la legge delega per la riforma fiscale approvata da Camera e Senato.

Una legge che delega il Governo italiano a riscrivere il sistema fiscale del nostro Paese. Una riforma da adottare attraverso una serie di decreti legislativi che si conformino maggiormente al diritto dell’Unione Europea e ai princìpi costituzionali, e in particolare al:

  • principio di uguaglianza formale e sostanziale;
  • principio della tassazione in ragione della capacità contributiva e principio di progressività del sistema tributario.

Semplificare e razionalizzare gli adempimenti tributari

Uno degli obiettivi della riforma fiscale sarà quello di razionalizzare e semplificare il sistema tributario.

Una semplificazione e razionalizzazione che dovrà avvenire anche con riferimento agli adempimenti dichiarativi e di versamento a carico dei contribuenti. Oggi oberati da scadenze e obblighi tributari di cui l’Amministrazione finanziaria ne potrebbe anche fare a meno visto che è già in possesso delle informazioni.

Basta qualche esempio per capire. I datori di lavori devono fare il Modello 770 in cui non si fa altro che indicare le stesse informazioni che lo stesso datore di lavoro comunica con l’invio delle Certificazioni Uniche. Due adempimenti per fornire gli stessi dati.

Oppure si pensi al caso in cui, facendo la dichiarazione di successione ereditaria, al contribuente viene chiesto di allegare le visure catastali degli immobili andati in eredità. Si tratta di informazioni di cui l’Amministrazione finanziaria è già in possesso nella banca dati del catasto. Oppure il certificato di morte (informazioni che l’Agenzia Entrate potrebbe recuperare dalla banca dati del comune).

Riforma fiscale, c’è “once only”: quali vantaggi per il contribuente

Ecco, quindi, che con la riforma fiscale potrebbe arrivare finalmente l’applicazione del c.d. principio “once only”.

Quello del “solo una volta”. Finalmente, si legge nel dossier della legge delega riforma fiscale

il rigoroso rispetto, da parte dell’amministrazione finanziaria, del divieto di richiedere al contribuente documenti già in possesso delle amministrazioni pubbliche.

Si parla, quindi, di divieto. Pertanto, se la cosa sarà messa in pratica, significa che l’Agenzia Entrate, ad esempio, avrà il divieto di chiedere al contribuente di allegare alla dichiarazione di successione quei documenti contenenti informazioni che già sono disponibili presso altre amministrazioni. Si pensi, ad esempio, al certificato di morte, al certificato di ultima residenza del defunto.

Insomma, una vera semplificazione per il contribuente, il quale potrà limitarsi a fare l’adempimento in se senza doversi preoccupare di reperire la documentazione giustificativa di quanto riportato nell’adempimento stesso.

Riassumendo…

  • la legge delega riforma fiscale è stata approvata
  • tra gli obiettivi delle futura rifora fiscale c’è quello di semplificare e razionalizzare gli adempimenti dichiarativi e di versamento a carico dei contribuenti
  • ci sarà il principio “once only” (solo una volta), ossia il divieto per l’Amministrazione finanziaria di richiedere al contribuente documenti già in possesso delle amministrazioni pubbliche.