Il triplice profilo della sanatoria delle cartelle esattoriali è una cosa ormai nota a tutti. Tre sono i punti salienti di una sanatoria delle cartelle esattoriali nata con la Legge di Bilancio e modificata già dal decreto Milleproroghe. Rottamazione, cancellazione e stralcio delle cartelle sono i tre capisaldi del provvedimento. E man mano che passano i giorni si apprende sempre di più il funzionamento degli strumenti. Sulla cancellazione delle cartelle, il decreto Milleproroghe, pur lasciando intatte le possibilità di scelta dei Comuni, ha allargato il campo a una triplice possibilità.

In base al Comune di residenza molto cambierà per i contribuenti. E per qualcuno potrebbero venire cancellate con un colpo di spugna tutte le cartelle anche oltre i 1.000 euro, senza necessariamente passare dalla rottamazione.

“Buonasera, sono un contribuente che ha una cartella esattoriale di oltre 2.000 euro. Sulla nuova sanatoria ho capito poco. Perché non ho ben compreso se devo presentare domanda per la rottamazione o se la cartella mi verrà cancellata automaticamente visto che è di prima del 2015. Anzi, non ho capito nemmeno se queste 5 multe prese tra il 2012 e il 2013, per infrazioni al Codice della Strada che uno zelante vigile urbano mi ha comminato forse per antipatia, saranno ridotte solo delle sanzioni e degli interessi o se completamente cancellate. Potete aiutarmi dato che voglio cancellare questa pendenza visto che è l’unica che ho e che anno dopo anno è arrivata a 2.100 euro?”

Rottamazione, cancellazione e stralcio delle cartelle anche oltre i 1.000 euro con un colpo di spugna

Ultimamente corre voce che ci sia la concreta possibilità che sulla cancellazione delle cartelle l’importo minimo possa salire. Oggi la cancellazione delle cartelle riguarda sostanzialmente quelle affidate all’Agente della Riscossione entro il 2015, ma solo se di importo inferiore a 1.000 euro. E nemmeno tutte le cartelle potranno essere cancellate. Perché al momento la certezza matematica di cancellazione per le cartelle di importo, anche residuo, sotto i 1.000 euro riguarda i debiti nei confronti di Agenzie Fiscali, Amministrazioni statali vere e proprie e Istituti Previdenziali che fanno capo allo Stato.

Significa che la cancellazione certa al 100% delle cartelle riguarda per esempio, debiti verso l’INPS, verso l’Agenzia delle Entrate e così via dicendo. Per i debiti degli enti locali invece, mano libera ai Comuni per esempio. Rottamazione, cancellazione e stralcio delle cartelle cambiano quindi in base all’ente nei quali confronti il contribuente ha maturato un debito.

La cancellazione e lo stralcio delle cartelle dei Comuni

Inizialmente anche le cartelle relative a multe dei vigili, IMU, TARI, TASI e qualsiasi altro debito nei confronti di un Comune, rientravano nella cancellazione automatica delle cartelle. Ma erano i tempi dell’iter di approvazione della manovra di Bilancio. Subito i Comuni, con l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) a rappresentarli, chiesero di avere più rispetto in materia. Dal momento che i crediti verso i contribuenti, sono da sempre parte fondamentale di ogni ente comunale, l’ANCI chiese un correttivo. Doveva essere lasciata libera scelta al Comune se accettare la cancellazione o no. Anzi nella Manovra si decise che per le cartelle dei Comuni, gli enti dovevano decidere non tra cancellazione totale delle cartelle o meno, ma tra stralcio o no. In pratica niente più cancellazione delle cartelle per i debiti nei confronti dei Comuni.

Solo l’abbattimento di sanzioni e interessi con lo stralcio. E solo per i Comuni aderenti. Ma adesso nel decreto Milleproroghe altro cambio di passo. Ogni amministrazione Comunale entro il 31 marzo dovrà decidere se negare qualsiasi agevolazione ai cittadini, se adottare lo stralcio o se adottare la cancellazione. In altri termini, ci saranno cittadini che potranno godere della cancellazione delle cartelle anche comunali, sempre se sotto i 1.000 euro e se divenute ruolo entro il 2015.

Altri di altri comuni, godranno solo di una parziale riduzione degli importi da versare. Altri ancora non avranno alcuna agevolazione su queste cartelle.

La rottamazione delle cartelle in aiuto di chi sarà escluso per colpa del Comune dove risiede

Naturalmente per tutti i debiti, anche per quelli nei confronti di un Comune “cattivo”, resta la possibilità di adesione alla definizione agevolata delle cartelle. Parliamo della rottamazione. Infatti entro il 30 aprile i contribuenti potranno decidere di aderire alla definizione agevolata presentando domanda telematica sul sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione. Dove da giorni è aperta la procedura accessibile sia in area privata che in area libera. Quindi, sia per chi ha SPID, CIE o CNS che per chi non ha queste credenziali di accesso ai servizi pubblici delle PA. Con la rottamazione il contribuente gode di uno sconto su sanzioni e interessi e di una rateizzazione lunga e profonda. Infatti oltre allo sconto su sanzioni e interessi anche 18 rate trimestrali, dal 2023 (prime due rate a luglio e novembre) al 2027 (rate a febbraio, maggio, luglio e novembre di ogni anno).

Anche debiti superiori a 1.000 euro cancellati o con stralcio?

La rottamazione riguarda le cartelle affidate all’agente della riscossione tra gennaio 2000 e giugno 2022. Mentre per la rottamazione serve la domanda, per cancellazione e stralcio, se il Comune dirà di si, nessuna istanza e tutto automatico. Inoltre per cancellazione e stralcio le cartelle devono essere entro 1.000 euro di importo, mentre per la rottamazione non ci sono limiti di importo. Per stralcio e cancellazione c’è chi vorrebbe aumentare a 1.500 euro la possibilità di godere delle agevolazioni.

Ma a dire il vero, già oggi molte cartelle più alte di questa cifra vengono cancellate. Solo che alcuni contribuenti non lo sanno. Una cartella può essere composta da più debiti della stessa natura. Magari riferiti a diverse annualità di una tassa o a diverse contravvenzioni prese dai vigili urbani, come sostiene il nostro lettore.

In quel caso la cartella può essere cancellata tutta, perché si deve fare riferimento alle singole partite. Due multe da 900 euro cadauna, sanzioni e interessi comprese, possono dare una cartella da 1.800 euro. Ma il riferimento deve essere alla singola multa. Questo l’esempio che fa capire come Rottamazione, cancellazione e stralcio delle cartelle anche oltre i 1.000 euro è già realtà.