In redazione di Investire Oggi continuano ad arrivare quesiti sulla rottamazione delle cartelle, in scadenza il prossimo 30 giugno. Ne riportiamo uno di particolare interesse.

Circa tre mesi fa mi è stato notificato un avviso di accertamento esecutivo del Comune relativo ad un debito IMU 2021. Tuttavia, nel prospetto informativo disponibile ai fini della rottamazione-quater sul portale dell’Agenzia delle entrate-riscossione,ADER, non c’è traccia di questo debito. Se entro il 30 giugno, la situazione non dovesse cambiare, per lo stesso accertamento, anziché alla rottamazione-quater,  posso aderire alla rottamazione delle ingiunzioni fiscali e degli accertamenti esecutivi prevista nel DL 34/2023, decreto bollette.

Preciso che il Comune in cui risiedo si affida all’ADER per la riscossione. 

Prima di dare una risposta al nostro lettore si ricorda che la Legge n°160/2019, Legge di bilancio 2020, ha esteso l’operatività degli accertamenti esecutivi anche alle entrate patrimoniali e non degli enti territoriali. Escluse le regioni. L’accertamento esecutivo riguarda sia le entrate tributarie (Imu, Tari, Tosap, imposta sulla pubblicità, eccetera), sia quelle patrimoniali (come gli oneri di urbanizzazione, il servizio idrico).

La rottamazione delle cartelle

Grazie alla rottamazione delle cartelle, commi 231 e seg. della Legge n°197/2022, Legge di bilancio 2023, il contribuente può pagare i singoli debiti indicati nelle cartelle, negli avvisi di accertamento nonchè negli avvisi di addebito INPS versando solo:

  • l’imposta i contributi, la tassa o il tributo riportato nella cartella;
  • le spese di rimborso per le procedure esecutive;
  • le spese di notifica della cartella di pagamento;
  • gli interessi di dilazione al 2% in caso di richiesta di rateazione delle somme dovute per la sanatoria.

Non dovranno essere pagate invece: le sanzioni collegate alla maggiore imposta dovuta nell’atto; gli interessi anche riferiti alla ritardata iscrizione a ruolo; le somme aggiuntive ai crediti previdenziali (art.27, D.Lgs. 46/99); l’aggio della riscossione.

Rottamazione cartelle. Cosa succede ai debiti che i Comuni non hanno trasmesso all’ADER?

In merito al quesito esposto in premessa, ci viene in aiuto un documento pubblicato dall’IFEL sulla rottamazione delle ingiunzioni fiscali e degli accertamenti esecutivi.

Documento che in un passaggio analizza proprio il legame tra le due sanatorie (rottamazione ingiunzioni fiscali e rottamazione-quater carichi ADER).

Un discorso diverso va fatto per gli accertamenti esecutivi. Si ritiene che non rientrino nell’ambito della definizione agevolata gli accertamenti esecutivi  notificati dal Comune, ma non ancora trasmessi ad AdE-R ai sensi dell’art. 1, comma 792, lett. b), legge n. 160/201913.A tale conclusione si perviene considerando che i commi 1 e 7 dell’art. 17-bis fanno espressamente riferimento alle modalità di riscossione alternative a quelle relative alla riscossione coattiva tramite AdE-R, normalmente oggetto di specifica regolamentazione locale ai sensi dell’articolo 52, co. 5 del d.lgs n. 446/1997.

Nell’ipotesi, invece, di riscossione coattiva sia svolta direttamente dall’ente locale, che affidata a terzi, dopo la notifica degli accertamenti esecutivi, si ritiene che possano rientrare nella definizione tutti gli atti di accertamento divenuti esecutivi, ovvero gli atti per i quali al 30 giugno 2022 erano già decorsi i termini di impugnazione, o i sessanta giorni dalla notifica, per gli accertamenti esecutivi patrimoniali.

Dunque, il contribuente dovrà attendere l’eventuale aggiornamento del prospetto informativo e una volta rilevato il debito riconducibile all’accertamento esecutivo, procedere a presentare domanda di rottamazione-quater. C’è tempo fino al 30 giugno. La domanda non garantisce la sanatoria. Non è possibile optare per la rottamazione delle ingiunzioni fiscali e degli accertamenti esecutivi prevista nel DL bollette. Questa riguarda solo gli enti territoriali che si occupano della riscossione in proprio o tramite concessionario privato. Situazione non ravvisabile nel suo caso, visto il riferimento all’ADER.

Riassumendo…

  • La Legge di bilancio 2020, ha esteso l’operatività degli accertamenti esecutivi anche alle entrate patrimoniali e non degli enti territoriali;
  • la Rottamazione-quater” riguarda tutti i carichi affidati all’Agente della riscossione nel periodo ricompreso tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022 compresi quelli dei Comuni che si sono rivolti all’ADER per la riscossione;
  • c’è tempo fino al 30 giugno per presentare domanda di rottamazione.