Tra i vari effetti positivi legati alla sola presentazione della domanda di rottamazione delle cartelle ce n’è uno che riguarda il rilascio del DURC. Facciamo riferimento al documento unico di regolarità contributiva dell’impresa richiesto ai fini della partecipazione a procedure di appalto di opere, servizi e forniture pubblici e, in alcuni casi, nei lavori privati dell’edilizia.

Una volta presentata istanza di rottamazione delle cartelle, la domanda scadeva al 30 giugno, l’impresa ottiene il rilascio del documento unico di regolarità contributiva (DURC).

Tuttavia, L’Agenzia delle entrate-riscossione deve tempestivamente informare l’INAIL o L’INPS di eventuali carenti od omessi versamenti.

La rottamazione delle cartelle. Gli effetti positivi connessi alla presentazione della domanda

Come più volte ribadito in altri nostri approfondimenti, la sola presentazione della domanda di rottamazione delle cartelle, senza effettuare alcun pagamento, fa scattare:

  • il divieto di iscrizione di nuovi fermi amministrativi e ipoteche, con salvezza di quelli già iscritti alla predetta data di presentazione dell’istanza di adesione;
  • il divieto di avviare nuove procedure esecutive (vedi pignoramenti) nonché di proseguire quelle già avviate in precedenza, a meno che non si sia già tenuto il primo incanto con esito positivo;
  • la situazione di regolarità del debitore nell’ambito della procedura di erogazione dei rimborsi d’imposta ex art. 28-ter del decreto del DPR n. 602/1973, nonché ai fini della verifica della morosità da ruolo, per un importo superiore a 5.000 euro, all’atto del pagamento, da parte delle pubbliche amministrazioni e delle società a totale partecipazione pubblica, di somme di ammontare pari almeno allo stesso importo (art. 48-bis del DPR n. 602/1973 e decreto del Ministro dell’economia e delle finanze n. 40/2008) (lett. f). In tal modo, l’agente della riscossione a seguito della presentazione della dichiarazione, anche se la verifica avesse già avuto luogo in precedenza, sarà tenuto a non effettuare il conseguente pignoramento previsto dal combinato disposto degli artt. 48-bis e 72-bis del DPR n. 602/1973, nonché del decreto del Ministro dell’economia e delle finanze n. 40 del 2008.;
  • per le imprese, il rilascio del Documento unico di regolarità contributiva, DURC (necessario per partecipare ad appalti pubblici);
  • ecc.

Rottamazione cartelle.
Il DURC non è per sempre

In base a quanto detto finora, riprendendo quanto già previsto per la precedente rottamazione delle cartelle, la sola presentazione dell’istanza di adesione consente all’impresa di ottenere il DURC.

Infatti, il comma 240 della Legge di bilancio 2023 prevede che:

si applica la disposizione di cui all’articolo 54 del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96, ai fini del rilascio del documento unico di regolarità contributiva (DURC), di cui al decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali 30 gennaio 2015, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 125 del 1° giugno 2015.

Sono tenuti al rilascio del Durc, ad esempio, l’Inps (Istituto Nazionale di Previdenza Sociale). E anche tutti gli altri Istituti previdenziali che gestiscono forme di assicurazione obbligatoria, l’Inail, le Casse edili, ecc.

Detto ciò, l’Agenzia delle entrate riscossione deve tuttavia monitorare che l’impresa o il professionista al quale il DURC è stato rilasciato con la sola presentazione dell’istanza di sanatoria sia in regola con i pagamenti della rottamazione delle cartelle. Infatti, in caso di mancato ovvero di insufficiente o tardivo versamento dell’unica rata ovvero di una rata di quelle in cui è stato dilazionato il pagamento delle somme dovute ai fini della predetta definizione agevolata, tutti i DURC sono annullati dagli Enti preposti alla verifica.

A tal fine, l’agente della riscossione dovrà comunicare agli Enti che rilasciano il DURC il regolare versamento delle rate accordate. Dunque il DURC non è per sempre e richiede il pagamento di tutte le rate della sanatoria.

Riassumendo…

  • La sola presentazione della domanda di rottamazione delle cartelle consente di ottenere il DURC;
  • l’Agenzia delle entrate riscossione deve monitorare che l’impresa o il professionista al quale il DURC è stato rilasciato sia in regola con i pagamenti della rottamazione delle cartelle;
  • omessi o carenti versamenti fanno perdere il DURC.