Il countdown è iniziato. Il termine ultimo per il versamento del saldo IMU 2023 è fissato per lunedì 18 dicembre (il 16 è sabato). L’acconto, invece, avrebbe dovuto essere pagato entro il 16 giugno 2023.

È cruciale agire tempestivamente per evitare eventuali sanzioni e assicurare la regolarità della propria posizione fiscale. Anche se, in caso di omesso o insufficiente versamento, è comunque possibile fare il ravvedimento operoso. Quindi, mettersi in regola pagando in ritardo, oltre all’imposta dovuta, anche sanzione (ridotta) e interessi per ogni giorno di ritardo.

Con la scadenza imminente è anche essenziale conoscere le modalità di pagamento, scegliendo quella più adatta alle proprie esigenze.

Dal Modello F24 al bollettino postale, i contribuenti hanno diverse opzioni per adempiere. Anche se in alcuni casa la scelta della modalità è obbligatoria verso il Modello F24.

Tributo Locale e soggetti obbligati

L’Imposta Municipale Propria (IMU), ricordiamo, è un tributo locale dovuto per il possesso di fabbricati, ad eccezione delle abitazioni principali (a meno che non siano di categoria catastale di lusso), aree fabbricabili e terreni agricoli.

La responsabilità del pagamento spetta al proprietario o al titolare di diritti reali come usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi o superficie sull’immobile.

Anche il genitore assegnatario della casa familiare, il concessionario di aree demaniali e il locatario, incluso per immobili in costruzione o in corso di costruzione in locazione finanziaria, sono tenuti a versare l’imposta.

Pagamento tramite F24: codici tributo

Il pagamento dell’IMU avviene, in generale, attraverso il Modello F24, utilizzando i codici tributo istituiti con le Risoluzioni nn. 35 e 53 del 2012 e 33/2013. In particolare, i codici da utilizzare sono i seguenti:

  • 3912 – Abitazione principale e relative pertinenze;
  • 3914 – Terreni;
  • 3916 – Aree fabbricabili;
  • 3918 – Altri fabbricati;
  • 3925 – Immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D – QUOTA STATO;
  • 3930 – Immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D – QUOTA COMUNE.

Sono obbligati a pagare l’IMU con Modello F24 sicuramente i titolari di partita IVA.

A questi si aggiungono anche i NON titolari di partita IVA laddove si utilizzando crediti in compensazione.

Saldo IMU 2023 con bollettino: dettagli e utilizzo per il pagamento

Il versamento dell’IMU tramite bollettino di conto corrente postale, invece, è riservato ai soli contribuenti NON titolari di partita IVA e senza crediti utilizzati in compensazione. Questa modalità offre loro un’alternativa quando non si preferisce pagare con Modello F24.

Il bollettino è, in genere, messo a disposizione gratuitamente da Poste Italiane e riporta il numero di conto corrente 1008857615, valido per quasi tutti i Comuni del territorio nazionale. Si necessita, comunque, di riportarvi le stesse informazioni richieste dal Modello F24: codice tributo, anno d’imposta, codice catastale del comune, numero immobili, ecc.

A ogni modo i Comuni possono predisporre bollettini prestampati, integrati con l’importo del tributo e i dati identificativi del contribuente. È fondamentale compilare distinti bollettini per ciascun Comune in cui sono situati gli immobili.

Riassumendo…

  • il 18 dicembre 2023 scade il saldo IMU 2023
  • in vista della scadenza è essenziale conoscere le modalità di pagamento
  • in linea generale si paga con Modello F24
  • possono usare il bollettino di c/c per pagare l’IMU solo i NON titolari di partita IVA e senza crediti compensati
  • i bollettini si trovano presso gli uffici postali e possono essere anche inviati dal Comune già precompilati.