Non ci sarà alcuna novità sulle aliquote IMU da applicare per il calcolo del saldo 2023 in scadenza il 18 dicembre. Tutto rimandato almeno al 2024. Lo si evince dal sito del DEF (Dipartimento Finanze).

Dunque, per quest’anno sicuramente continuano a valere le regole applicate anche negli anni scorsi. È doveroso andare con ordine per comprendere la portata di quanto anzidetto.

In primis, occorre ricordare che l’IMU è un tributo locale, nel senso che il gettito finisce nella casse dei comuni in cui si trovano gli immobili.

Presupposto dell’imposta è il possesso di immobili (case, terreni, ecc.). Il soggetto passivo, dunque, è il possessore, inteso come proprietario o titolare di altro diritto reale di godimento (usufrutto, enfiteusi, ecc.). Si paga in acconto e saldo. L’acconto scade il 16 giugno di ogni anno e il saldo il 16 dicembre dello stesso anno. Laddove la scadenza cade di sabato o domenica si passa al primo giorno lavorativo successivi.

La delibera comunale

Con riferimento all’IMU 2023, pertanto, l’acconto era da pagarsi entro il 16 giugno 2023. Il saldo si dovrà pagare entro il 18 dicembre 2023, essendo il 16 dicembre un sabato.

Il tributo è dovuto per anno solare, in base alla percentuale e mesi di possesso. Si calcola applicando alla base imponibile le aliquote specifiche a seconda della tipologia di immobile assoggettato ad imposta.

A proposito di aliquote, la legge sull’IMU (commi da 738 a 783 legge di bilancio 2020) prevede delle aliquote base. Su tali aliquote ogni comune può giocare al rialzo o al ribasso. Le variazioni, che possono avvenire entro i limiti fissati dalla legge stessa, devono essere approvate con apposita delibera.

La delibera per essere efficace, con riferimento all’anno in corso, deve essere pubblicata sul portale del federalismo fiscale MEF entro il 28 ottobre del medesimo anno.

Aliquote IMU, per il saldo 2023 regole invariate

Detto ciò, regola ha sempre voluto che, l’acconto si calcola con le aliquote IMU deliberate dal comune l’anno precedente.

Il saldo, invece, si determina con le eventuali nuove aliquote deliberate dal comune per l’anno in corso, ma ciò solo a condizione che la nuova delibera risulti pubblicata entro il 28 ottobre. Se non rispettata tale data, allora anche il saldo si deve calcolare con le aliquote dell’acconto (ossia dell’anno prima).

Il comma 837 della legge di bilancio 2023, tuttavia, ha cambiato le regole. La nuova norma, dice che se il comune non delibera nuove aliquote ovvero se le delibera ma è pubblicata entro il 28 ottobre, allora il saldo deve calcolarsi con le aliquote IMU di base previste dalla legge.

Sul sito del DEF, tuttavia, si scopre che, non essendosi verificati i requisiti previsti per l’entrata in vigore di questa novità, la cosa non entrerà in vigore adesso ma con tutta probabilità solo dal 2024. Questo significa che, con riferimento al saldo IMU 2023:

  • si devono utilizzare le eventuali nuove aliquote deliberate dal comune per il 2023 ma solo se la delibera è stata pubblicata su sito del MEF entro il 28 ottobre 2023;
  • in caso contrario si devono utilizzare le aliquote 2022 (utilizzate anche per l’acconto).

Trovi qui dove e come trovare le delibere IMU dei comuni.

Riassumendo…

  • il 18 dicembre 2023 scade il saldo IMU (l’acconto era da pagarsi entro il 16 giugno)
  • l’acconto si doveva calcolare con le aliquote del 2022
  • il saldo si deve calcolare con le aliquote IMU 2023 se la nuova delibera comunale è stata pubblicata sul MEF entro il 28 ottobre 2023
  • se non è avvenuto quanto detto al punto precedente, anche il saldo si calcola con le aliquote dell’anno prima
  • la novità prevista dalla legge di bilancio 2023 è rimandata.