Dopo la sopraggiunta proroga di due mesi per la presentazione delle domande di definizione agevolata delle cartelle esattoriali, ancora novità arrivano per la rottamazione delle cartelle. I contribuenti che hanno cartelle e debiti con i concessionari alla riscossione, potranno presentare domanda ancora fino a 30 giugno perché la prima scadenza del 30 aprile appena trascorso, è stata annullata. Tutto confermato da un provvedimento del Governo che così facendo ha deciso di rispondere alle istanze degli addetti ai lavori che chiedevano più tempo per la produzione delle domande.

Ma una novità altrettanto importante è quella relativa allo stralcio delle cartelle fino a 1.000 euro. Infatti la possibile riduzione degli importi da versare o la cancellazione totale del debito diventa possibile anche senza tirare dentro l’Agenzia delle Entrate Riscossione. Una novità importante, anche se non dipende dalla volontà del contribuente o dalla presentazione della domanda.

“Buongiorno, ho sentito dire che da adesso anche le cartelle del mio Comune di residenza verranno cancellate o quanto meno ridotte. Pare infatti che la sanatoria delle cartelle sia stata potenziata. Mi spiegate cosa devo fare, perché avevo delle cartelle di Agenzia delle Entrate Riscossione che sono sparite del tutto dal mio estratto di ruolo. Mentre a oggi compaiono ancora delle cartelle per tasse evase al mio Comune. Mi riferisco alla tassa sui rifiuti e all’IMU. Grazie mille.”

I vari provvedimenti dentro la rottamazione delle cartelle esattoriali

La sanatoria delle cartelle esattoriali, intesa come provvedimento globale che prende il nome di tregua fiscale, al suo interno ha diverse misure. La rottamazione delle cartelle, le cui domande come anticipato, possono essere presentate fino al 30 giugno prossimo. Una misura questa che riguarda tutte le cartelle esattoriali dal 2000 al 2022 (esattamente al mese di giugno 2022). Con la rottamazione ci sono sconti su sanzioni, aggi e interessi e il totale da pagare può essere rateizzato in massimo 18 rate trimestrali e per 5 anni di tempo circa.

Interessante nelle tregua fiscale anche lo stralcio e la cancellazione. Si tratta di altre due misure che fanno parte dello stesso pacchetto che consente ai contribuenti con debiti di varia natura, di mettersi in regola.

Stralcio, rottamazione e cancellazione, ecco cosa cambia adesso con l’emendamento alla Camera dei Deputati

La cancellazione automatica delle cartelle è stata già applicata per i debiti affidati all’Agenzia delle Entrate Riscossione (ex Equitalia), tra il 2000 e il 2015. Ma solo per le cartelle inferiori a 1.000 euro per singolo ruolo. E solo per debiti che fanno riferimento alle Agenzie Fiscali, agli Enti statali e previdenziali. Per la cancellazione dei tributi locali, il Comune ha facoltà di decidere se applicarla o meno. Stesso discorso per lo stralcio delle cartelle. Ridurre interessi e sanzioni sulle cartelle degli Enti locali è facoltà di questi ultimi. Nessuna domanda serve per stralcio e cancellazione. Ma la grande novità di questi ultimi giorni è l’apertura allo stralcio per le cartelle che non sono affidate ad Agenzia delle Entrate Riscossione.

Novità sanatoria cartelle, addio a IMU, TARI, TASI e tributi locali, ecco perché

Anche gli enti territoriali che non utilizzano l’Agenzia delle Entrate Riscossione come concessionario, potranno scegliere di limare con lo stralcio i debiti dei loro cittadini. In pratica anche i Comuni che riscuotono direttamente i tributi o che li riscuotono per il tramite di agenti della riscossione privati e iscritti negli appositi albi. In pratica, l’Ente territoriale potrà decidere di applicare lo stralcio anche a questi altri debiti dei contribuenti. Un emendamento appena licenziato positivamente da parte della Commissione Finanza e Affari Sociali di Montecitorio, ha prodotto questa novità. La notizia è che l’emendamento ha avuto parere favorevole in commissione. A tal punto che la novità finisce con il riguardare anche la rottamazione delle cartelle.

Ciò che prima era possibile solo per debiti affidati all’Agente della Riscossione classico, adesso sarà possibile anche per i concessionari privati o per gli Enti locali.

Lo stralcio e cosa deve fare il contribuente

Per il contribuente nessun adempimento per quanto concerne lo stralcio o la cancellazione d’ufficio delle domande. Altrimenti non si potrebbe parlare di provvedimenti d’ufficio. Devono essere gli Enti, entro il termine ultimo dei 60 giorni dall’entrata in vigore della norma, a deliberare in questo senso. Serve infatti la delibera dell’Ente con cui sono messe in chiaro le rate concesse per pagare e le relative scadenze. E se questo è ciò che adesso attende gli Enti per ciò che riguarda lo stralcio, lo stesso deve essere predisposto per la rottamazione delle cartelle. Perché nella delibera ci devono essere anche le modalità di presentazione delle istanze da parte dei contribuenti, le scadenze delle domande e tutte le altre cose che adesso sono messe nero su bianco per la rottamazione quater sul sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione.