Cosa ne sarà della cessione del credito e dello sconto in fattura dal prossimo anno? Con l’ultimo decreto il dado appare tratto. Nel 2025, il panorama delle detrazioni fiscali per lavori di ristrutturazione e interventi edili subirà significative restrizioni. L’articolo 1 del decreto legge 11/2023 limita l’ambito di applicazione dell’opzione per la cessione del credito e lo sconto in fattura a categorie specifiche di contribuenti, introducendo nuove regole ancora più stringenti.

Sconto in fattura e Cessione del Credito: Restrizioni Generali e Deroghe Specifiche

La normativa riconosce una stretta generale sulle pratiche di cessione del credito e sconto in fattura, precedentemente più accessibili.

Tuttavia, per alcune categorie e in determinate condizioni, come per i lavori nei comuni colpiti da eventi sismici, sono previste deroghe importanti. Queste permettono una cessione del credito limitata entro un tetto di spesa di 400 milioni di euro per il 2024, con 70 milioni riservati specificamente per gli eventi sismici del 6 aprile 2009. A oggi però questa sembra essere l’unica deroga salva cessione.

Dettagli delle Nuove Limitazioni

Le nuove disposizioni impediscono a certe categorie, come gli Istituti autonomi case popolari (IACP), le cooperative di abitazione a proprietà indivisa e le ONLUS, di beneficiare delle opzioni di sconto in fattura o cessione del credito. Questo cambiamento mira a riallineare le politiche fiscali con le necessità di bilancio e le priorità strategiche.

Implicazioni per i Beneficiari del Superbonus senza Sconto in Fattura

Il Superbonus, una delle misure più discusse, vedrà ridurre il suo vantaggio economico con la transizione a un rimborso dilazionato su dieci anni, rispetto ai precedenti quattro. Il cambiamento delle condizioni di rimborso e delle percentuali di detrazione influenzerà direttamente la convenienza di optare per la detrazione diretta rispetto alla cessione del credito.

Riassumendo

  • Con il nuovo decreto, si prospettano cambiamenti significativi per i beneficiari delle agevolazioni fiscali.
  • Il mercato dovrà adattarsi a queste nuove regole, che potrebbero ridurre il numero di interventi agevolabili e modificare gli incentivi economici per privati e imprese.
  • È essenziale che i contribuenti rimangano informati sulle opzioni disponibili e sulle strategie migliori per massimizzare i benefici fiscali nel contesto delle nuove regolamentazioni.