“Fai le cose difficili quando sono facili, e inizia le grandi cose quando sono piccole. Un viaggio di mille miglia deve iniziare con un singolo passo“, affermava Lao Tzu. Parole che ben si adattano a qualsiasi tipo di contesto, compreso il lavoro che deve svolgere il governo per cercare di risollevare l’economia del nostro Paese. Gli ultimi anni, d’altronde, sono stati segnati da tutta una serie di fattori negativi, come l’aumento generale dei prezzi, che hanno ridotto notevolmente il nostro potere di acquisto.

Sostenere le varie spese è sempre più difficile e molte famiglie non riescono, purtroppo, ad arrivare alla fine del mese. Da qui la decisione del governo guidato da Giorgia Meloni di cercare di andare incontro alle esigenze dei cittadini grazie ad una nuova pace fiscale, così come prevista dalla Legge di Bilancio 2023. Ecco cosa c’è da aspettarsi.

Scopri tutte e 12 le sanatorie fiscali approvate: il saldo e stralcio è solo l’inizio

La manovra fiscale 2023 approvata dal governo prevede ben dodici sanatorie fiscali. Entrando nei dettagli si tratta delle seguenti:

  1. Rottamazione delle cartelle esattoriali affidate alla riscossione dal 2000 al 2015, di importo inferiore a mille euro. Per quanto riguarda i debiti con gli enti locali, dovranno essere quest’ultimi a dare il consenso o meno.
  2. Multe stradali. La rottamazione delle cartelle include anche le multe stradali. Con il termine rottamazione si fa riferimento all’estinzione dei debiti, evitando di pagare sanzioni. È possibile effettuare il pagamento in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2023 oppure in 18 rate, pagando interessi al 2%.
  3. Avvisi bonari. I soggetti interessati potranno contestare e richiedere delle agevolazioni, a patto che il termine di pagamento non sia già scaduto.
  4. Irregolarità formali al 31 ottobre potranno essere sanate pagando un importo forfettario pari a 200 euro.
  5. Atti di accertamento. Previste sanzioni ridotte, da un terzo a un diciottesimo del minimo di legge, per gli accertamenti con adesione relativi a processi verbali di contestazione resi noti entro il 31 marzo 2023.
  6. Ravvedimento per chi non ha dichiarato i redditi del 2021 o ha commesso degli errori. In tal caso può risolvere la situazione pagando un diciottesimo del minimo delle sanzioni, oltre all’imposta e agli interessi dovuti.
  7. Regolarizzazione dell’omesso o carente versamento dei tributi gestiti dall’Agenzia delle Entrate. Il pagamento può essere effettuato in un’unica soluzione, senza interessi e sanzioni, entro il 31 marzo 2023. In alternativa si potrà pagare fin a massimo venti rate trimestrali.
  8. Controversie tributarie pendenti al 1° gennaio 2023. Per i giudizi in primo grado è possibile beneficiare della pace fiscale pagando il 90% delle imposte. Per il secondo grado si paga il 40% delle imposte se la sentenza di primo grado è favorevole al contribuente. Se anche la sentenza di secondo grado è favorevole al contribuente, si deve pagare solamente 15%. Se si giunge dinnanzi alla Cassazione, con le sentenze sempre favorevoli, il contribuente deve pagare il 5%.
  9. Liti pendenti. Previste delle agevolazioni per le liti pendenti con l’Agenzia delle Entrate o delle Dogane, nel caso in cui il ricorso sia stato notificato entro il 24 aprile 2017.
  10. Rinuncia agevolata entro il 30 giugno 2023 alle controversie tributarie con l’agenzia delle Entrate, pendenti in Cassazione. In tal caso bisogna pagare le imposte, gli interessi e gli accessori, ma l’importo delle sanzioni è ridotto.
  11. Criptovalute. Prevista una sanatoria che consente di regolarizzare i cash out antecedenti il 1° gennaio 2022 grazie al pagamento di un’imposta sostitutiva al 3,5%. I guadagni da criptovalute non verranno tassati fino a due mila euro l’anno.
  12. Salva calcio. Previsto un condono volto a salvaguardare le società calcistiche dai debiti congelati.