Nella Legge di bilancio 2024 ci sono due misure che sembrano non azzeccarci nulla l’una con l’altra. Ma in realtà sono legate e dipendenti tra di loro. Ci riferiamo alla novità ISEE e all’aumento IVA assorbenti che passa dal 5% al 10%.

La manovra è ancora all’esame di Camera e Senato. Quindi, la versione definitiva dovrà ancora uscire. Ma con molta probabilità non ci saranno molte modifiche rispetto al testo che si sta esaminando e che è già in circolazione. Dunque, quanto ci apprestiamo a dire sarà quasi certamente confermato nella versione che finirà in Gazzetta Ufficiale.

Novità ISEE

Dal 2024, usciranno dall’ISEE i titoli di Stato e i prodotti finanziari di raccolta del risparmio con obbligo di rimborso assistito da garanzia dello Stato. Si tratta di:

  • BOT (Buoni ordinari del Tesoro) fino a 12 mesi con rendimento dato dallo scarto di emissione;
  • CTZ (Certificati del tesoro zero-coupon) di 24 mesi;
  • titoli a medio termine e lungo termine sono rappresentati dai Buoni del tesoro poliennali (BTP) all’inflazione. Altra tipologia di titoli di Stato a medio termine considerati (durata 7 anni);
  • CCT (Certificati di credito del Tesoro), con cedole variabili semestrali, legate al tasso interbancario di riferimento;
  • buoni postali;
  • libretti di risparmio postale.

Tali prodotti non dovranno più essere dichiarati nella DSU (dichiarazione sostitutiva unica) fino al valore di 50.000 euro.

Aumento IVA assorbenti

Oltre alla novità ISEE, la legge di bilancio 2024 ne prevede una che interessa particolarmente le donne e i bambini. Ci sarà, l’aumento IVA assorbenti e pannolini. In dettaglio, l’aliquota IVA 5% passerà al 10% per:

  • prodotti assorbenti e tamponi per la protezione dell’igiene femminile nonché alle coppette mestruali;
  • latte in polvere o liquido per l’alimentazione dei lattanti o dei bambini nella prima infanzia, condizionato per la vendita al minuto
    preparazioni alimentari di farine, semole, semolini, amidi, fecole o estratti di malto per l’alimentazione dei lattanti o dei bambini, condizionate per la vendita al minuto;
  • pannolini per bambini.

Inoltre, sempre dal 1° gennaio 2024, l’IVA passerà al 22% per l’acquisto di seggiolini per bambini da installare negli autoveicoli.

L’IVA più alta servirà a sostenere le famiglie

La novità ISEE, con l’uscita dei titoli di stato, buoni postali e libretti di risparmio postali, avrà le sue ripercussioni sul bilancio dello Stato. Non dover indicare nella DSU i predetti beni fino al valore di 50.000 euro, significherà un ISEE più basso per molti contribuenti.

Ed ISEE più basso significa anche che più italiani potranno accedere a quelle prestazioni assistenziali che il legislatore lega proprio al valore ISEE. Pertanto maggiori spese che graveranno sul bilancio pubblico. Si pensi, all’assegno unico, il cui importo dipende proprio dall’ISEE del nucleo familiare e che non spetta per ISEE superiore a 50.000 euro.

Dalla relazione illustrativa alla manovra di bilancio 2024 stessa, si stima che le risorse necessarie a bilanciare questo taglio, con effetti sull’assegno unico, sono di circa 44 milioni di euro. Insomma, con l’ISEE più basso, serviranno queste risorse per soddisfare le fasce di assegno unico che prima erano tagliate fuori. Per contro, invece, dall’aumento IVA assorbenti e altri prodotti, ne deriveranno fondi per circa 41,6 milioni di euro. Questo significa solo una cosa, ossia che l’aumento IVA assorbenti servirà proprio a finanziarie il sostegno alle famiglie che deriva dalla novità ISEE sopra illustrata.

Riassumendo…

  • nella DSU, ai fini ISEE, dal 1° gennaio 2024, non dovranno più indicarsi i titoli di stato, i bonus postali e i libretti di risparmio postale, fino ad un valore di 50.000 euro
  • questo significa ISEE più basso dal 2024
  • dal 1° gennaio 2024 aumenta l’IVA assorbenti e altri prodotti per bambini
  • l’ISEE più basso avrà effetto su assegno unico (servono risorse per 44 milioni di euro)
  • dall’aumento IVA assorbenti lo Stato incasserà 41,6 milioni di euro
  • dunque, l’aumento IVA compenserà le maggiori spese che derivano dalla novità ISEE.