Per combattere la sedentarietà delle lezioni scolastiche e per promuovere un corretto stile di vita, sono sempre di più i ragazzi che svolgono abitualmente attività sportive.

Allo scopo di fornire una panoramica sulla tipologia e sull’entità delle spese che le famiglie dovranno sostenere per tali attività,  l’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha monitorato i costi dei vari corsi (tra i quali ad es., nuoto, tennis, basket, calcio, etc.). Nel dettaglio sono stati presi in esame i costi delle attività sportive per ragazzi (fino ai 14 anni) nonché il costo del corredo e delle attrezzature necessarie per frequentare alcune attività sportive (quali divise, scarpe da ginnastica, etc.).

A tali importi vanno inoltre aggiunte le spese di iscrizione che, a seconda del centro sportivo scelto, possono variare mediamente dai 30 agli 80 Euro.

Il primato del corso più caro spetta a quello di nuoto, caldamente raccomandato da tutti i medici, soprattutto per quanto riguarda la crescita e lo sviluppo dei bambini e dei ragazzi. Il costo di un corso di nuoto risulta pari a 750 Euro annui, a cui vanno aggiunti 115 Euro per l’attrezzatura e circa 55 Euro di iscrizione, per un totale di 920 Euro.

Onerosa risulta anche la scelta di praticare danza classica, con un costo di 690 Euro annui, a cui vanno aggiunti 135 Euro per l’attrezzatura, 100 Euro per il saggio di fine anno e circa 50 Euro di iscrizione, per un totale di 975 Euro annui.

Lo sport più economico si conferma, anche quest’anno, il basket, il cui costo ammonta a 567 Euro annui, di cui 420 Euro per il corso, 95 Euro per l’attrezzatura e circa 52 Euro di iscrizione. In relazione a tale sport, vista la crescente diffusione, c’è da segnalare un aumento notevole del costo delle attrezzature (divisa e scarpe), che rispetto al 2017 registra un rincaro del 14%.

“Si tratta di costi decisamente eccessivi che rendono l’attività sportiva sempre più elitaria e riservata alle famiglie più abbienti.

Tutto ciò non farà altro che accrescere le disparità già esistenti in relazione agli stili di vita, a partire all’alimentazione, configurando una società sempre più sbilanciata e disuguale.” – sostiene Emilio Viafora, Presidente Federconsumatori.

È utile ricordare che, per quanto riguarda i costi sostenuti dalle famiglie per le attività sportive dei propri figli, nella dichiarazione dei redditi è possibile portare in detrazione al 19% le spese sostenute per la pratica sportiva svolta dai ragazzi, di età compresa tra i 5 e i 18 anni, presso associazioni sportive e impianti sportivi. L’importo massimo detraibile è pari a 210 Euro per ciascun ragazzo, da ripartire tra i genitori.

Inoltre, per permettere ai propri figli di praticare attività sportive senza affrontare costi eccessivi, ricordiamo ai genitori che molte scuole e/o parrocchie organizzano corsi a costi spesso contenuti rispetto a quelli praticate da centri sportivi e palestre.

Di seguito la tabella con i costi delle attività sportive in dettaglio.

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