Cosa rischia chi ha richiesto il Superbonus ma non ha fatto l’adeguamento catastale? Come canta Massimo Ranieri con il brano Perdere l’amore: “Perdere l’amore, quando si fa sera, quando tra i capelli un po’ d’argento li colora. Rischi di impazzire, può scoppiarti il cuore, perdere una donna e avere voglia di morire”. Nel corso della vita è possibile correre diversi rischi.

Alcuni di questi concernono la sfera privata, mentre altri possono riguardare i rapporti burocratici. Lo sanno bene tutti coloro che richiedono agevolazioni e bonus statali e che devono prestare attenzione a non commettere errori, onde evitare di incorrere in gravi rischi.

Superbonus: cosa rischia chi non ha fatto l’adeguamento catastale

Tante sono le persone che, intente a ristrutturare i propri immobili, hanno deciso di fare richiesta dei vari bonus edilizi messi in campo dal governo, come il superbonus in detrazione per dieci anni.

Proprio soffermandosi su tale misura è bene sapere che sono scattati i controlli dell’Agenzia Entrate relativi alle rendite catastali. In particolare il Fisco può inviare ai soggetti interessati una comunicazione attraverso cui sollecita ad adeguarsi all’adempimento richiesto.

Come ricordato attraverso la circolare numero 13/E dell’Agenzia delle Entrate, i commi 86 e 87 dell’articolo 1 della Legge di bilancio 2024 introducono importanti modifiche per quanto concerne le variazioni dello stato dei beni delle unità immobiliari oggetto di interventi ammessi al Superbonus. In particolare, tenendo conto di specifiche liste selettive, l’Agenzia delle Entrate provvede a verificare se sia stata o meno presentata, ove necessario:

“la dichiarazione di cui all’articolo 1, commi 1 e 2, del decreto del Ministro delle finanze 19 aprile 1994, n. 70113, in relazione alle unità immobiliari oggetto dei menzionati incentivi, anche ai fini degli eventuali effetti sulla rendita dell’immobile presente in atti nel catasto dei fabbricati”.

I chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate

Nel caso in cui tale dichiarazione non si sia presentata, l’Agenzia delle Entrate può provvedere ad inviare al contribuente una comunicazione ad hoc.

Questo al fine di sollecitare l’adempimento e favorire la compliance. Entrando nei dettagli:

“il comma 86, integrando le disposizioni già esistenti in materia, prevede, con specifico riguardo alle unità immobiliari oggetto degli interventi Superbonus di cui all’articolo 119 del decreto Rilancio, un potere di verifica dell’Agenzia delle entrate funzionale a indurre il contribuente all’adempimento degli obblighi di comunicazione laddove non eseguiti o non eseguiti correttamente e, quindi, ad aggiornare eventualmente la rendita catastale negli atti del catasto dei fabbricati”.

A sua volta il comma 87 introduce, anche per i casi di omessa denuncia delle dichiarazioni di variazione dello stato dei beni, un meccanismo volta a stimolare la compliance. E che permetta ai destinatari della comunicazione di provvedere in modo spontaneo a regolarizzare la propria posizione. A conti fatti, quindi, i soggetti destinatari della comunicazione possono provvedere in modo spontaneo a regolarizzare la propria posizione.

In caso di dubbi si consiglia di rivolgersi a un professionista del settore in modo tale da sapere come comportarsi ed evitare di incorrere in pesanti sanzioni. In alternativa, è sempre possibile consultare le apposite indicazioni disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate. O rivolgersi allo stesso ente per ottenere maggior dettagli in merito.