E’ legittimo il taglio sulle pensioni d’oro previsto dalla Legge di bilancio 2019. Lo ha stabilito la Corte Costituzionale, con l’ordinanza 172/2022, depositata in data 11 luglio 2022. Con buona pace dei percettori delle pensioni più alte che avevano sollevato la questione di legittimità costituzionale sul taglio delle pensioni previsto dal legislatore.

Dunque, se anche tu hai un nonno o un genitore che percepisce una pensione alta devi sapere che la legge che dispone temporaneamente un taglio sulle pensioni è legittima.

Il taglio sulle pensioni d’oro

La Legge n°145/2018, Legge di bilancio 2019, al comma 261, ha previsto un taglio sule pensioni d’oro.

Ai fini della citata norma, per pensioni d’oro si intendono quelle di importo lordo superiore a 100.000 euro.

Tali pensioni sono ridotte per un triennio:

  • del 15% per la parte eccedente il predetto importo di 100.000 euro e fino a 130.000 euro,
  • del 25% per la parte eccedente 130.000 euro fino a 200.000 euro,
  • del 30% per la parte eccedente 200.000 euro fino a 350.000 euro,
  • 35% per la parte eccedente 350.000 euro fino a 500.000 euro e
  • del 40% per la parte eccedente 500.000 euro.

Inizialmente il taglio sulle pensioni sarebbe dovuto durare 5 anni. Ma poi la Corte Costituzionale nel 2020 ha dichiarato la norma illegittima nella parte in cui stabilisce la riduzione delle pensioni “per la durata di cinque anni”, anziché “per la durata di tre anni”.

La pronuncia della Corte Costituzionale

Dunque, come detto in premessa, la Corte Costituzionale è stata chiamata a valutare la questione di illegittimità della suddetta legge, questione sollevata dai percettori delle pensioni d’oro.

Secondo la Corte Costituzionale la norma è legittima.

La Corte Costituzionale riuniti i giudizi:

“1) dichiara la manifesta inammissibilità delle questioni di legittimità costituzionale dell’art. 1, commi da 261 a 268, della legge 30 dicembre 2018, n. 145 (Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021), nella parte in cui stabilisce la riduzione dei trattamenti pensionistici ivi indicati «per la durata di cinque anni», anziché «per la durata di tre anni», sollevate, in riferimento agli artt.

3, 23, 36, 38 e 53 della Costituzione, dalla Corte dei conti, sezione giurisdizionale regionale per il Lazio, con le ordinanze indicate in epigrafe; 2) dichiara la manifesta infondatezza delle questioni di legittimità costituzionale dell’art. 1, commi da 261 a 268, della legge n. 145 del 2018, nella parte in cui stabilisce la riduzione dei trattamenti pensionistici ivi indicati «per la durata di tre anni», sollevate, in riferimento agli artt. 3, 23, 36, 38 e 53 Cost., dalla Corte dei conti, sezione giurisdizionale regionale per il Lazio, con le ordinanze indicate in epigrafe”.

In sintesi, la legge sul taglio delle pensioni d’oro deve essere rispettata.