La prossima Legge di Bilancio potrebbe contenere una nuova stangata per le macchine inquinanti: ecco chi pagherà la tassa sul diesel 2020, quanto costerà e perché è tra gli obiettivi del Governo.
Aumento benzina e diesel: come risparmiare alla guida
Dal dieselgate alla nuova tassa sul diesel 2020
Che la tassazione sul diesel fosse nel mirino del Ministro dell’Ambiente è noto giù dal cd dieselgate del 2015. Il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha puntato il dito contro le agevolazioni fiscali dannose per l’ambiente: un totale di 75 bonus per un valore complessivo di 19,29 miliardi di euro.
Tra queste emerge l’accisa ridotta sul gasolio rispetto a quella della benzina. Un’agevolazione che costa alle casse dello Stato circa 4,9 miliardi di euro. Aldilà dell’aspetto economico, peraltro, il ministro ha sottolineato come sia inopportuna questa accisa ridotta per il gasolio. Dello stesso avviso appare essere anche il vicepremier Luigi Di Maio, che si è detto favorevole ad un aumento
delle accise del diesel, senza però arrivare ad eguagliare la soglia della verde. Oggi il prezzo della
benzina (stando ai dati forniti dal ministero dello Sviluppo Economico aggiornati al 22 luglio 2019) è di circa
1,6 euro al litro, con 0,728 euro di accisa e 0,289 euro di IVA . L’accisa costituisce il
45,5% del prezzo. A conti fatti quindi, su 100 euro di rifornimento, circa 60 euro finiscono in tasse. Praticamente, senza accise e imposte, la benzina costerebbe 0,583 euro. Un litro di
gasolio costa circa
1,487 euro, con 0,617 euro di accisa, e 0,268 euro di IVA. Al netto il gasolio costerebbe circa 0,601 euro. L’accisa sul gasolio risulta essere del
41,5% a fronte del 45,5% della verde: quindi uno scarto di ben quattro punti percentuali.