Novità importanti sono in arrivo in settimana per quanto riguarda i contribuenti che hanno da sempre a che fare con tasse non versate e sanzioni e cartelle. Questa settimana è previsto un passo significativo nella riforma del Fisco con l’introduzione di uno stop alle sanzioni, tra le più elevate in Europa. Il decreto legislativo sulle sanzioni è in programma per mercoledì 22 maggio in Consiglio dei Ministri. Se approvato, porterà importanti novità per milioni di contribuenti.

Tasse non versate e cartelle, stop alle sanzioni e riduzioni ad un terzo

Le sanzioni per le maxi evasioni fiscali, attualmente fino al 240%, saranno ridotte ad un massimo del 120%, con una riduzione media di oltre un terzo, come riportato da vari quotidiani.

Il Vice Ministro del MEF, Maurizio Leo, ha confermato che il riordino delle sanzioni era necessario per allineare l’Italia al resto d’Europa, dove la media è del 60%.

Tuttavia, Leo sottolinea che in Italia il numero di evasori è superiore alla media europea, e l’Fisco italiano ha il maggior numero di cartelle esattoriali e crediti da incassare.

In Italia, tasse, evasione e sanzioni sullo stesso piano

In Italia, l’elevato numero di evasori fiscali porta a un altrettanto alto numero di crediti non riscuotibili. Ciò è evidenziato dai numerosi provvedimenti adottati per alleggerire il carico degli insoluti. Come la cancellazione delle cartelle esattoriali non incassate entro cinque anni da parte dell’Agenzia delle Entrate Riscossione.

Un Decreto in dirittura di arrivo, e sulle tasse le novità sono sostanziose

Il Decreto Legislativo, già approvato lo scorso febbraio e atteso per l’approvazione finale questo mercoledì, ha subito un lungo e complesso iter burocratico attraverso commissioni, la Corte dei Conti e la Ragioneria dello Stato. Tuttavia, sembra finalmente in dirittura di arrivo. Le modifiche previste, che includono la depenalizzazione e la riduzione delle sanzioni sulle tasse, potrebbero presto diventare effettive.

Ecco cosa c’è nel Decreto Legislativo

Secondo quanto riportato da fonti come il Messaggero, il decreto prevede una riduzione significativa delle sanzioni. Per esempio, la sanzione per la mancata presentazione della dichiarazione dei redditi sarà ridotta ad un massimo del 120%. Anche la sanzione per dichiarazioni inferiori all’importo accertato scenderà da 180% a 70%. Le omissioni relative alle registrazioni di atti saranno sanzionate con una percentuale minore, a partire dal 45% fino al già citato 120%.

La mancata presentazione di atti specifici comporterà una multa da 250 a 2.000 euro, con un tetto di 1.000 euro per le dichiarazioni di successione. Inoltre, si prevede una depenalizzazione delle sanzioni per le Partite Iva in caso di mancati versamenti di IVA dovuti a cause di forza maggiore. Come sovraindebitamento o documentate difficoltà economiche.