Abbiamo già visto nella guida di approfondimento sulla validità del testamento olografo che, tra gli elementi necessari, c’è la data. Una recente sentenza ha anche chiarito in che modo questa deve essere scritta per essere considerata valida. Il caso specifico si riferiva ad un biglietto lasciato dalla de cuius prima di morire: il classico e tragico messaggio di addio che precede il suicidio. Testamento olografo: la guida Può questo essere considerato un testamento olografo? La donna, prima di uccidersi, aveva lasciato scritto “oggi finisco di soffrire, vi saluto e la faccio finita”.

Quell’oggi è una data valida ai fini del testamento? Se lo sono chiesti alcuni fratelli della defunta, esclusi dal testamento. In quel caso era infatti impossibile provare che quel biglietto fosse stato scritto proprio nel giorno effettivo del suicidio. In questo senso si è espressa la Corte di Cassazione con la sentenza n. 23014 dell’11 novembre 2015.   La data nel testamento quindi deve essere certa. In passato la giurisprudenza ha chiarito che questo non significa necessariamente indicare nell’ordine giorno, mese e anno. Una locuzione tipo “Natale 2015” va bene perché permette di ricollocare la volontà ad una data certa.