Grazie alla Pace Contributiva è possibile andare in pensione fino a cinque anni prima. Come canta Francesco Gabbani con il brano Eternamente Ora: “Questo mio tempo continua con te, pace inattesa dopo tanto rumore. Sei l’acqua buona in cima alla salita, una ringhiera a cui poggiare il cuore”. Proprio come una ringhiera, lo Stato si rivela essere un importante punto di riferimento per ogni cittadino.
Questo perché ha l’importante compito di mettere in campo tutta una serie di misure volte a garantire un valido sostegno alla popolazione ed in particolar modo alle famiglie alle prese con delle serie difficoltà.
Torna la Pace Contributiva: in pensione 5 anni prima recuperando i versamenti mancanti
L’ultima legge di bilancio ha reintrodotto per il biennio 2024-2025 la cosiddetta pace contributiva. Quest’ultima è destinata ai cosiddetti “contributivi puri”, ovvero i soggetti che non hanno maturato contributi prima del 1° gennaio 1996. Grazie a tale misura è possibile riscattare i periodi non coperti da contribuzione, aggiungendo in questo modo fino a cinque anni alla propria posizione contributiva.
In particolare ne hanno diritto tutti coloro che risultano essere iscritti presso l’Assicurazione Generale Obbligatoria, alle sue forme sostitutive ed esclusive, alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi, commercianti e artigiani, così come gli iscritti alla Gestione Separata. Il tutto a patto che i periodi da riscattare non risultino essere già coperti da contribuzione. Ma non solo, come spiegato dall’Inps attraverso un comunicato del 22 luglio 2024:
“Il periodo non coperto da contribuzione può essere ammesso a riscatto nella misura massima di cinque anni, anche non continuativi, e deve collocarsi in epoca successiva al 31 dicembre 1995 e precedente al 1° gennaio 2024, data di entrata in vigore della legge 213/2023 (legge di bilancio). È importante sottolineare che possono essere riscattati solo i periodi scoperti da contribuzione obbligatoria che si trovano tra due periodi di lavoro. Non è quindi possibile utilizzare la pace contributiva per i periodi precedenti alla prima occupazione”.
Sempre sul sito dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale viene precisato che nel caso in cui:
“si verifichi l’acquisizione di anzianità assicurativa antecedente al 1° gennaio 1996 (ad esempio, accredito del servizio militare, maternità al di fuori del rapporto di lavoro, ecc.), il riscatto già effettuato attraverso la pace contributiva verrà annullato d’ufficio, con successiva restituzione dei contributi”.
Riscatto fino a cinque anni di periodi contributivi: come presentare domanda
Per poter beneficiare della Pace contributiva i soggetti interessati devono presentare apposita domanda entro il 31 dicembre 2025.