Si parla spesso, anche noi lo abbiamo fatto, delle agevolazioni fiscali per chi trasferisce la pensione in Portogallo grazie all’accordo per evitare la doppia imposizione e all’esenzione tasse pensione per i primi dieci anni.
Gli incentivi fiscali per le pensioni in Portogallo attirano pensionati da tutto il mondo anche se non sono mancate alcune polemiche per i flussi migratori: di recente la Finlandia ha anticipato di voler rivedere gli accordi per evitare la fuga di pensionati all’estero.
La convenzione però non riguarda solo i redditi da pensione (H): chi decide di trasferirsi in Portogallo dovrebbe quindi sapere delle altre misure per i residenti non abituali che permettono di risparmiare sulle tasse.
Statuto di Residenti in Portogallo: agevolazioni fiscali
Per quanto riguarda questo aspetto (di cui si parla meno delle pensioni in Portogallo ma comunque non meno importante) il riferimento normativo è a quanto previsto dallo statuto di Residenti.
Ricordiamo in via preliminare che i requisiti per rientrare nell’applicazione del regime fiscale agevolato devono ricorrere tre condizioni essenziali:
• che l’interessato non sia stato tassato come possa essere le condizioni necessarie per essere considerato residente fiscale in Portogallo. Ovvero abbia soggiornato in territorio portoghese per più di 183 giorni o disponga in territorio portoghese di abitazione in condizioni che possano far intendere la volontà di mantenerla e occuparla come residenza abituale;
• che lo statuto di residente fiscale non abituale sia richiesto entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello in cui l’attribuzione dello statuto dovrebbe iniziare a produrre effetto.
In conclusione quindi per i titoli di Stato portoghesi l’aliquota è del 12,5% mentre per via del trattato contro la doppia imposizione, sei redditi sono tassati nello Stato alla fonte non saranno applicate tasse in Portogallo.