Tributaristi: bene il rinvio dei versamenti al 20 luglio

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha annunciato che con apposito DPCM saranno prorogati al 20 luglio i termini di versamento di imposte e contributi collegati alla dichiarazione dei redditi.
3 anni fa
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L’Istituto Nazionale Tributaristi (INT) ha accolto con favore il comunicato con cui il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha annunciato che con apposito DPCM saranno prorogati al 20 luglio i termini di versamento di imposte e contributi collegati alla dichiarazione dei redditi “per i contribuenti interessati dall’applicazione degli Indici Sintetici di Affidabilità (ISA), compresi quelli aderenti al regime forfetario.  Lo ha annunciato lo stesso Istituto Nazionale Tributaristi (INT), con un comunicato stampa del 29 giugno 2021. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Bene il rinvio dei versamenti al 20 luglio, ma ci sono ancora alcune criticità

Il Presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi (INT), Riccardo Alemanno, con un comunicato stampa del 29 giugno, pubblicato sul sito dello stesso istituto ha così dichiarato:

“Avevamo chiesto tempestività, ma purtroppo ci ritroviamo ancora una volta a registrare proroghe necessarie ma concesse solo a ridosso della scadenza originaria. Ritengo che si debba aprire un confronto su questo modo di operare che sicuramente non favorisce il rapporto fisco-contribuente e che apre la strada a proteste e polemiche che potrebbero essere evitate”.

Alemanno, nel comunicato stampa citato, evidenzia anche due criticità del provvedimento del Mef:

  1. oltre ai contribuenti in regime forfettario, esistono ancora giovani contribuenti che operano in regime di vantaggio c.d. minimi, il DPCM deve includere anche loro;
  2. bisogna approvare gli emendamenti al Decreto Sostegni bis per spostare i termini di pagamento e la data entro cui deve essere presentata la dichiarazione dei redditi al 30 settembre.

“Confido nel lavoro della Commissione Bilancio della Camera preposta alla discussione ed approvazione degli emendamenti, poiché sia dai relatori, sia da vari deputati sono giunte convinte condivisioni delle richieste presentate in tal senso dalle rappresentanze professionali, tra cui l’Istituto Nazionale Tributaristi che mi onoro di presiedere”, conclude il Presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi (INT), Riccardo Alemanno.

 

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