“Soltanto compilando la dichiarazione dei redditi ci si rende conto di quanti soldi uno avrebbe potuto risparmiare non possedendone affatto“, affermava Fernandel. Ogni anno, in effetti, ci ritroviamo a dover fare un sunto delle spese fiscalmente rilevanti, sostenute nel corso dell’anno precedente. Questo grazie alla dichiarazione dei redditi che serve per comunicare al Fisco quanto percepito e di conseguenza pagare le relative tasse.

Un adempimento burocratico da cui non si può fuggire, tanto da dover adempiere alla relativa presentazione anche nel corso del 2023.

A tal fine è necessario presentare appositi documenti e soprattutto conservarli. Ma di quali si tratta? Ecco come funziona.

Tutti i documenti che servono per la dichiarazione dei redditi e quali conservare

I soggetti che devono inviare il modello 730 possono svolgere tale operazione in autonomia, direttamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate. In alternativa possono rivolgersi a un Caf o professionista abilitato che si occuperà della compilazione e invio della dichiarazione dei redditi. A tal fine, il soggetto interessato, dovrà provvedere a presentare tutta una serie di documenti che mostrano il diritto a beneficiare delle deduzioni e detrazioni richieste.

Tali documenti verranno conservati in originale dal contribuente e forniti in copia al Caf. In ogni caso, per quanto concerne la campagna fiscale 2023, tali documenti dovranno essere conservati fino al 31 dicembre 2027, ovvero il termine ultimo entri cui il Fisco può farne richiesta. Ma di quali si tratta? Ebbene, tra i documenti che bisogna fornire al proprio intermediario per consentire la stesura della dichiarazione dei redditi si annovera innanzitutto una fotocopia del codice fiscale del contribuente, del coniuge e dei familiari a carico.

Bisogna inoltre fornire i propri recapiti telefonici e i dati del datore di lavoro che provvederà a effettuare il conguaglio in busta paga. Per controllare i redditi da lavoro, pensione o assimilati, inoltre, bisogna consegnare al Caf: Certificazione Unica (CU); Certificato delle pensioni estere; Assegni periodici corrisposti dal coniuge e attestazione del datore di lavoro per quanto concerne le somme corrisposte ai lavoratori domestici.

Oltre ai redditi da lavoro, bisogna anche dichiarare eventuali terreni e fabbricati. A tal fine bisogna presentare visura catastali ed eventuali atti di compravendita, donazione, divisione e successione. Se locati, inoltre, bisogna presentare il relativo contratto e canone. Se vi sono, poi, altri redditi percepiti nel corso del 2022 bisognerà ovviamente provvedere alla relativa comunicazione.

Spese detraibili e deducibili: occhio alle ricevute e ai metodi di pagamento

A farla da padrone in sede di dichiarazione dei redditi, però, sono le spese detraibili e deducibili. Per poter beneficiare di queste agevolazioni è necessario presentare i documenti che attestino di averne diritto. A tal proposito è bene ricordare che nella maggior parte dei casi per ottenere la detrazioni Irpef del 19% è necessario aver effettuato il pagamento attraverso strumenti tracciabili come bancomat o bonifici. Tale obbligo, ricordiamo, non è ad esempio valido per l’acquisto di medicinali e dispositivi medici che possono essere pagati in contanti.

Entrando nei dettagli, tra le detrazioni fiscali di cui è possibile beneficiare si annoverano quelle inerenti le spese di ristrutturazione e riqualificazione energetica. In tal caso tra i documenti da presentare si citano: fatture, ricevute di pagamento, comunicazione di inizio lavoro e documenti attestanti i lavori. Nel caso del Superbonus 110%, ad esempio, i lavori svolti possono essere attestati attraverso una dichiarazione dell’amministratore condominiale o copia della polizza assicurativa del tecnico.

Altre spese

Oltre agli immobili, è possibile beneficiare di importanti detrazioni anche per le spese a favore dei figli. In tal caso i documenti da presentare riguardano le ricevute di pagamento delle varie attività sportive, rette per l’asilo nido, spese di istruzione, oppure contratto di locazione per studenti universitari fuori sede. Tra i documenti per l’elaborazione della dichiarazione dei redditi figurano anche i contratti e le quietanze di versamento per le assicurazioni, come quelle vita e infortuni.

Da non dimenticare poi le spese mediche, per cui si devono presentare parcelle, scontrini, ticket sanitari, ricevuti e così via. Quelle appena elencate, è bene ricordare, sono solo alcune delle vocii per cui è possibile beneficiare di detrazioni e deduzioni in sede di dichiarazione dei redditi. Ve ne sono, infatti, molte altre, come ad esempio quelle inerenti erogazioni liberali, oppure spese per l’acquisto di cani guida; trasporto pubblico o spese funebri. In caso di dubbi si invita a consultare le istruzioni per la compilazione fornite dall’Agenzia delle Entrate, in modo tale da evitare errori.